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LA COLLINA DEI PAPAVERI regia di Goro Miyazaki

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Danielsky     8 / 10  07/11/2012 13:33:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un buon film dello studio Ghibli! Questa è la prima cosa da dire. Dopo il passo falso de "I Racconti di Terramare" e il mezzo passo falso di "Arietty" qui siamo ritornati nuovamente ad una vera produzione Ghibli, sia come estetica che come trama.

La storia è semplice e classica, ma con spunti interessanti e non scontati. All'interno di una trama romantico-adolescenziale bella e toccante, in cui si mischiano senso del dovere e voglia di novità, passato e presente, si interseca una vicenda che fa da specchio di una società, come quella giapponese di allora, in rapida evoluzione.

Il rischio che viene esemplificato dall'iniziativa studenteca all'interno del film è un'importante riflessione di come non vi possa essere un futuro se questo non è costruito sulle basi di una continuità col passato e che una società deve cambiare lentamente, in modo ragionato, senza buttare via le proprie origini e radici. In questa riflessione si inserisce anche il tema Miyazakiano dell'orrore della guerra che già ha contraddistinto la sua poetica fin da "Conan" e "Nausicaa".

Lo stile grafico è ancora una volta impeccabile, curatissimo e più volte sbalorditivo nella sua bellezza.

I personaggi sono ben delineati così come il periodo storico, caratterizzato anche da un linguaggio formale e da abitudini tradizionali ancora profondamente radicate. Qui va fatto un elogio alla Lucky Red per aver reso in italiano questo fatto, con un italiano ricercato e curato sia nella semplice traduzione che nella ricercatezza del lessico.

Qui siamo di fronte ad un prodotto pregevole anche nelle musiche sempre eccellenti, forse, a mio parere, un po' troppe nel numero, visto che poi la loro traduzione integrale in italiano può distogliere lo spettatore che, leggendo i sottotitoli, magari può perdersi la poeticità delle scene che scorrono sullo schermo e la bellezza della musica stessa.

Unica nota dolente della produzione, per me, è l'eccessiva classicità della vicenda stessa unita ad una regia non sempre all'altezza. Mi spiego meglio...Ne "I sospiri del mio cuore" in una trama romantico adolescenziale trasparivano dalla scena, in ogni istante, un'innocenza, una freschezza dei temi trattati ed una tensione emotiva che qui mancano a mio parere. Il tocco di Miyazaki lì era riuscito a sublimare l'innocenza del primo amore portandolo ad un livello di poeticità che qui manca, anche perchè, vista la classicità della stessa vicenda, lo spettatore qui a volte può già immaginare cosa possa succedere nella scena successiava che sta per vedere.

Unito a ciò, la regia del compianto Yoshifumi Kondo era ne "I sospire del mio cuore" molto più curata, audace ed emozionante nelle sue inquadrature e nei suoi tempi di quella di Goro Miyazaki. Qui il lavoro di quest'ultimo a volte l'ho trovato un po' freddo e non sempre all'altezza di portare i sentimenti proposti nella pellicola al di là della schermo del cinema.

In ogni caso siamo di fronte ad un prodotto pregevole e curato, una manna dal cielo per il cinema d'animazione che nessuno dovrebbe farsi scappare !!!