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IL MESTIERE DELLE ARMI regia di Ermanno Olmi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  26/02/2008 11:03:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia di uno dei più celebri capitani di ventura,ovvero Giovanni dalle Bande Nere,giovane condottiero ai servigi dello Stato Pontificio ed ultimo baluardo tra questo e l’invasione lanzichenecca.
Olmi mette in scena un’opera molto affascinante,sfruttando una fotografia suggestiva ed immortalando gli scenari gelidi della pianura lombarda che utilizza come cornice per il dramma che di lì a poco colpirà il suo protagonista.Fango,neve,buio,ghiaccio sono gli elementi tra i quali si muovono gli eserciti fieramente contrapposti,un’arma,una delle prime ad apparire su un campo di battaglia deciderà il destino di un uomo dal carattere controverso,spesso dipinto come crudele e violento ma che il regista presenta addolcendone i tratti più spigolosi, mettendo in luce un animo sensibile e coraggioso,capace di slanci affettivi e dotato di un codice morale militarmente ineccepibile.
“Il mestiere delle armi” è un film poco dialogato,fatto soprattutto di silenzi,giocato molto su sguardi e gesti che spesso sfrutta la voce fuori campo per illustrare gli stati d’animo di Giovanni.Buone le interpretazioni a partire da Hristo Jivkov,attore bulgaro all’epoca semisconosciuto, ma che dopo questo film ha cominciato a lavorare con una certa assiduità anche in Italia.
Olmi omaggia la figura dell’uomo valoroso ed onesto,non solo vittima dell'avanzare tecnologico ma in particolar modo soggetto allla deprecabile moralità di alcuni suoi simili,arrivisti e spregevoli nella loro continua progettazione di trame machiavelliche.