kowalsky 7 / 10 12/09/2012 23:20:09 » Rispondi Il "caso" Jtleroy esplose improvvisamente come un fulmine a ciel sereno, e sembrava praticamente OBBLIGATORIO leggere il suo romanzo (autobiografico). Fu uno shock, per i contenuti, ma a dire il vero c'era già il segno di un che di affettato, di un fenomeno costruito a tavolino. Poi la verità o una parte di verità venne a galla, e sembra quasi che Leroy il trans o giù di lì non fosse mai esistito... se esiste una verità, è legittimo disconoscerla. Siamo nel campo della provocazione Camp, e del resto Asia Argento sembra affascinata da queste immagini/icone (anche virtuali) maledette, visto che è amica di C. Love, di M. Manson (presente nel film), di uno scrittore (Dennis Cooper) al cui confronto persino il Marchese De Sade impallidirebbe... anche Asia e il suo cinema sembrano costituire un'antidoto alla falsità della vicenda, risultando però quantomeno disturbante, maleducata, scorretta per suscitare in me sentimenti di sdegno o ammirazione. E questo film sgangherato e irritante ha molti momenti di autentica genialità. Un pò Alex Cox prima maniera un pò John Waters ha tutti gli elementi per farsi detestare (e non è un male, con il conformismo vigente che corre) o adorare alla follia. Scelgo quantomeno di segnalarlo, anche perchè l'ho trovato più logorante e "cattivo" del romanzo da cui è tratto