caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA SERA DELLE ELEZIONI regia di Anders Thomas Jensen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
amterme63     7½ / 10  14/12/2011 23:56:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Divertente e piacevole cortometraggio. Prende in giro tutti i diversi atteggiamenti che uno può avere nei confronti del razzismo. E' quindi una satira della rappresentazione (si badi bene, qui non viene coinvolto il razzismo in sé, la sua manifestazione, ma la sua rappresentazione, l'esteriorità, come ce lo immaginiamo a livello superficiale ed esteriore).
Il protagonista è tipicamente quello che pensiamo possa essere un acceso e impegnato idealista: lavora in un'organizzazione di solidarietà (con una stoccata al "tipo" di solidarietà, di tipo assistenziale e forse inutile) e parteggia acriticamente contro tutto quello che si presenta come estero e diverso dal tradizionale. E' quindi un anti-razzismo di facciata, rivolto alla superficie delle cose, a come si presentano, più che alla loro essenza (una birra è semplicemente buona o cattiva, non "conta" niente se è messicana o nazionale).
Viene poi presentata una carrellata di personaggi comici (tassisti) che con i loro discorsi tipici riassumono tutti gli stereotipi o i giudizi che spesso si sentono dire in giro. Anche loro vertono sulla superficie, sull'apparenza e la semplificazione delle cose, più che sulla loro sostanza.
La critica, la satira pungente non è quindi tanto all'essere razzisti o anti-razzisti, in ballo c'è la superficialità, il pressappochismo, la faciloneria e le semplificazioni estreme che facciamo nei nostri giudizi, da qualsiasi parte essi stiano e che possono portare a questi buffi estremi.
Molto simpatica la musica dei titoli di coda, di tipo arabeggiante.