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SHOCK regia di Mario Bava

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JOKER1926     5 / 10  19/12/2011 15:55:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il termine "shock" sta a significare un forte sconvolgimento, tale trauma è quello che, ovviamente, colpirà la protagonista del film di Bava, una signora vedova interpretata nell'occasione da Daria Nicolodi, icona conosciuta nella sfera del film thriller anni 70/80, come scordarla nel film "Profondo rosso"?
Però, adesso, entrando a mani basse nel discorso del lavoro di Mario Bava, "Shock", possiamo dire che quello del 1977 è un film, a livello di sviluppo e confezione, abbastanza frequente in questo tempo, in questa fase cinematografica del tempo.
"Shock" più che thriller sembra vestire a pieno le vesti del film dell'orrore, infatti dietro ad una trama praticamente lineare e abbastanza elementare la regia costruisce una serie di suggestioni praticamente eterne costanti del genere. Come elementi salgono in cattedra il bambino con le sue chiusure mentali e la casa sinonimo di diabolicità.
Oltre questi punti di ordinaria uniformazione nella produzione di Bava difficilmente esce fuori qualcosa di enormemente particolare e agghiacciante. Il film è troppo casereccio e poco tecnico, insomma fotografia pessima e lavoro musicale abbastanza dozzinale. Si estranea un po' dalla massa la scenografia (artigianale) che mette in mostra oggetti (ad esempio la macabra mano) che stuzzicano il lato "oscuro" dell'intelletto umano. A questo punto, ancorando il discorso alla scenografia, bene l'inizio che, contornato dalla musica, dona quella vena di mistero al prodotto. Ma solo dopo tutta questa analisi capiamo che "Shock" seppur offrendo qualche buon punto viene a mancare nel complesso, storia poca ammaliante ed energica.