thohà 8 / 10 15/10/2013 01:52:23 » Rispondi Oh mamma, Holly, c'è la PAGE! In una particina-ina, ma vabbeh.
Se quell'idiota invece di guardare la tele, mentre le altre si menano, si fosse presentato per i quesiti sarebbero diventati miliardari. Sic.
Ma che schifo di vita, povera ragazzina. Vessata da ogni parte, sola, incompresa, intelligente. Una madre di me..., un padre di me..., persino il nonno una grande me... Come farà Liz? Quanta solitudine, quanto arrangiarsi per proprio conto, quanto sopravvivere e sofferenza. E poi? Magnifico quando sfiora un albero e pensa: "Ora sono così vicina alla pelle del mondo che la posso toccare2.
Film molto intenso, gradevole e ben recitato. Bravissima Thora. Bellissime le riflessioni da lei fatte. Sicuramente da vedere, molto bello.
"Non aveva mai fatto una vita normale, perché dovevo aspettarmi che morisse in modo normale". Queste le considerazioni di Liz riguardo alla propria madre, tossicodipendente da sempre e malata di AIDS.
"Li scegliamo noi i nostri ricordi". Quanto è vero,
HollywoodUndead 06/11/2013 02:50:48 » Rispondi Ah scusa Thohà se rispondo ora, ma ho letto solo adesso il tuo commento (ogni tanto mi faccio un giretto sui film che ho recensito). Contento che la storia ti abbia colpito, purtroppo non ha avuto una distribuzione su larga scala, infatti credo tu l'abbia trovato di fortuna o su Youtube, o in qualche autogrill (io trovai il dvd all'interno di uno di quei cassettoni pieni di dvd e vhs, in una stazione di rifornimento). Comunque, questa è la triste storia di Liz Murray, persona che esiste realmente (quindi non un personaggio di fantasia) e che ha vissuto davvero questa vicenda. Secondo me avrebbe meritato maggiore visibilità, ma credo che essendo una produzione televisiva (canadese), sia stato trattato con molta superficialità. Infine, ebbene sì, questo è stato uno dei primi film "importanti" di Ellen Page, come hai potuto ben vedere, in questa pellicola è apparsa solo per un paio di minuti nelle sequenze iniziali. E con onestà ti dico che potrei anche indicarti con precisione la strada e l'appartamento che utilizzarono per girate quelle sequenze, visto che credo anche di esserci passato qualche volta.
thohà 06/11/2013 23:07:46 » Rispondi Ma che sorpresa, eccoti!
Questo film mi ha un pochino commossa, è molto intenso e mi spiace che sia così poco conosciuto. L'ho beccato sul tubo (indovino!) per puro caso. Di soliti ci piazzano dei filmetti del cavolo. Questo è stato una sorpresa. Certo non è un capolavoro, ma un 8 di pancia (che termine bruttino, direi meglio 'di cuore') per me se lo merita, soprattutto perché parla di una storia vera e terribilmente tormentanta e tormentante.
Giramondo. Tutto bene? ;)
HollywoodUndead 07/11/2013 00:07:27 » Rispondi Eeehh ma io so tutto su sto film, anche che l'hanno messo sul tubo da qualche mese (forse è già passato 1 anno). Comunque è vero, è una piccola sorpresa, fondamentalmente non mi aspettavo granchè, però mi ha lasciato profondamente scosso e anche abbastanza triste (soprattutto per le tristi sorti di tutti gli altri personaggi). Liz Murray non era solo un caso isolato, ma viveva proprio in un ambiente in cui le condizioni umane erano portate allo stremo, e soprattutto dove molti "accettavano" la loro condizione (ricordi l'amica che non voleva studiare, o il padre che pur avendo quell'intelligenza si limitava a sfoderarlo davanti alla tv? Oppure la stessa sorella, rassegnata a vivere con il nonno che aveva violentato la madre e che probabilmente violentava anche lei ecc). Comunque per il resto sto bene, qui in Canada fa un freddo boia ma si sopporta, ritornerò per Natale in Italia, ma poi devo ripartire un mesetto dopo.
thohà 06/11/2013 23:14:27 » Rispondi Ah, ottima recensione che mi ha offerto qualche spunto di riflessione, particolari che non avevo colto appieno.
HollywoodUndead 07/11/2013 00:12:07 » Rispondi Grazie per i complimenti, mi fa piacere che sia stata una sorta di "guida alla lettura". A me piace molto occuparmi di questi film, è vero, magari sono poco calcolati, ma mi piace lo stesso perchè nonostante le poche pretese riescono a raccontare molto bene questo tipo di storie. La morale della favola è che Liz si è rialzata. Non ha fatto come gli altri che hanno accettato quella condizione (come ti ho scritto nell'altro mess). Sia chiaro, anche gli altri avrebbero potuto rialzarsi come Liz (bè, forse non con gli stessi risultati), ma la rassegnazione era così grande e così impressa nelle loro teste che non è stato possibile il miracolo con loro. Caso contrario invece è proprio Liz, dotata di un'intelligenza spaventosa (ereditata dal padre), che è riuscita a sfruttare per essere una donna migliore. Peccato davvero che sto film sia poco visibile.