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MIRACOLO A LE HAVRE regia di Aki Kaurismaki

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tumbleweed     7 / 10  31/01/2012 11:47:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I cellulari non esistono e nemmeno i telefoni (la modernità ci pare odiosa). I colori pastello sono fuori dal tempo, ben definiti come i personaggi e il racconto. Gli stereotipi sono decantati e riemersi dall'acqua rinnovati, sogno e speranza di un mondo migliore (che è difficile, ma la buona volontà siamo noi che dobbiamo mettercela). Le viuzze e i negozietti che si fanno largo tra moli e container ci fanno capire che l'immigrazione per un attimo può essere lasciata da un lato (ma non sparisce mai). I preti invece si fanno lustrare le scarpe mentre disquisiscono su Dio. Lo stesso Kaurismaki, ma ogni tanto ci vuole.