Gabo Viola 9 / 10 23/11/2011 17:20:11 » Rispondi Allora da dove cominciare... Non mi sento di abbassare la media di 9 per vari motivi, prima di tutto la freschezza narrativa del film. Come ho ribadito più volte il cinema italiano è ormai catatonico, ruota su se stesso, vittima di un modo di girare legato alla fiction e alle esigenze commerciali della tv (rai cinema canaglia). Ma ecco che nasce in un solo giorno un bagliore di speranza dato da questo pregevole "Indovina chi viene a pranzo", A dispetto delle più blasonate pellicole italiane degli ultimi dieci anni (Crialese, Sorrentino, Garrone) qui siamo di fronte a qualcosa che vive di una divina spensieratezza. Non è certamente un caso che sia un film creato da un sudamericano in italia, si potrebbe parlare di questa commistione di culture come del vero fulcro creativo della pellicola. Si sono citati Ferreri e Bunuel ma io direi anche il Cassavetes di "Mariti" ed il regista indiano Puttanna (poco conosciuto ma esiste veramente, cercare per credere). Ritmo ora ebbro, ora blando, ora annoiato (Antonioni lo conosce bene) e anche il Glauber Rocha più bucolico. Guardare per credere. Voto 9. Belle anche le musiche tradizionali brasiliane e il Romeo e Giuliettta di Prokofiev.
Jellybelly 23/11/2011 17:23:01 » Rispondi Secondo me sei stato un po' largo col voto, in fondo si tratta di una pellicola minore di Verni, più noto per il suo "Invito a cena con relitto".
Kater 23/11/2011 17:41:40 » Rispondi ahahahah, l'hai fatto perchè ti ho dato dell'uomo medio? Ladro di battute!