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I QUATTRO DELL'APOCALISSE regia di Lucio Fulci

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  22/04/2011 15:42:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di infallibili pistoleri o eroi di frontiera senza macchia non vi è traccia,i quattro dell’apocalisse sono dei semplici reietti,dei disperati impegnati in un viaggio verso una città lontana.
Un baro,una prostituta,un folle e un ubriacone,questa la sventurata combriccola che Fulci trascina tra panorami desolati e territori inospitali.Il regista dispone di una sceneggiatura tutt’altro che esemplare ridimensionata da parecchie lacune narrative e incongruenze cronologiche,tuttavia non lascia impassibili prefiggendosi la costruzione di un western inconsueto.
Molto sangue e un paio di situazioni che oggi definiremmo da torture-porn evidenziano l’esperienza maturata in ambito horror da parte di Fulci,intuitivo nel caricare il suo operato di un clima depresso coniugato con un altro quasi surreale.Alcune scene emergono potenti quasi fossero fuori contesto,quella notturna,allucinata ,con un Tomas Milian carogna e per sua stessa ammissione ispirato a Charles Manson,oppure quella della città innevata,difforme già per il panorama inconsueto in cui lo stereotipo del tagliagole viene convertito da un compassionevole istinto paterno.
Il cast internazionale fa leva sull’appeal di Fabio Testi e sulla bellezza di Lynne Frederick,ma a molti non sfuggirà la presenza di Michael J. Pollard,personalmente parecchio apprezzato nella delirante interpretazione di “American Gothic”.
Sicuramente c’è qualche digressione di troppo,i tempi in alcune situazioni si dilatano a dismisura ma Fulci svolge bene il suo mestiere regalando ultimi barlumi di gloria ad un genere ormai agonizzante.