fabio57 8 / 10 17/11/2016 13:27:51 » Rispondi Opera di De Filippo poco conosciuta ai più , forse perché penalizzata da scarsi passaggi televisivi. Molto impegnativa e complessa, ha un tratto decisamente drammatico, priva del tutto di elementi frivoli, che invece caratterizzano le altre produzioni edoardiane. Il mondo dei giovani, con le loro contraddizioni, ha sempre suscitato le attenzioni del maestro, molto sensibile a questo tasto, non a caso qualche anno prima di morire ,rivolgendosi loro disse "fuitevenne". Lanciò questo appello, anzi questo grido di dolore, non perché disamorato verso la sua città, ma perché arrabbiato e indignato, verso una classe politica dirigente, incapace di dare futuro e speranze alle nuove generazioni, in una realtà difficile, dove è facile cadere preda di facili scorciatoie, per portare la "mesata" a casa. Il rapporto con la religione e i santi, è un tema fondamentale nella cultura napoletana, ci si rivolge ad essi confidenzialmente, stabilendo una sorta di complicità benevola. Troisi nella gag di San Gennaro, aveva con acume e umorismo, ben sottolineato questo aspetto dell' indole partenopeo.