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UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO regia di Elia Kazan

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Ciumi     8½ / 10  07/04/2010 18:51:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La follia amorosa, quella violenta - da strapparsi i capelli, da frangere gli oggetti insomma - credo nessuno l’abbia saputa rappresentare meglio di Kazan.
Ambienti vivibili. Corpi quasi tangibili e odorabili. E un profondo scavare dentro la psiche le cui pareti interiori detengono la stessa ruvidezza degli esterni, di quei quartieri poco illuminati, di quei volti rudi o spaventati, dove rimbombano ancora furiosi i colpi inflitti oppure subiti - autentici drammi.

Come sempre gli attori sono tutti straordinari, Kazan riesce a spremerli a tal punto da sentire grondare i loro sudori, le loro grida isteriche, le loro lacrime.