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UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO regia di Elia Kazan

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Invia una mail all'autore del commento emans     8 / 10  26/05/2012 15:00:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si evince facilmente che ci troviamo di fronte ad un film tratto da un'opera teatrale per il fatto di avere tutta l'azione girata in questa casa all'interno di uno stabile abbandonato...in questo genere di pellicole è necessario avere un cast che riesca a reggere il "peso" della mancanza d'azione e un'ottima sceneggiatura,ovviamente ci sono entrambe!
Eppure il regista decide di affidare un ruolo molto importante ad un attore non conosciutissimo (allora) come Marlon Brando che diventera' con il tempo il suo attore preferito!
Nel cast spicca la prova di Vivian Leigh, una donna fragile mentalmente trasportata sullo schermo con incredibile realismo e partecipazione...non era un ruolo facile!
Ecco come l'ambiente disadattato corrompe gli animi di chi ci abita conducendo alla follia e alla trasgressione!
Qualche anno dopo quasi lo stesso cast lavorera' per "Fronte del porto", altro grande film...