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METROPOLIS regia di Taro Rin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  14/03/2008 10:43:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ispirato al famosissimo capolavoro di Fritz Lang da cui prende anche il titolo, questo “Metropolis” in salsa anime è sicuramente un buon prodotto seppur non perfetto.
Interessante il character design che si rifà direttamente al lavoro del grande Osamu Tezuka,che realizzò nel lontano 1949 il fumetto da cui anni dopo il regista Rin Taro e Katsuhiro Otomo, qui nelle vesti di sceneggiatore, hanno preso spunto per realizzare questo film.Purtroppo l’unione di tre mostri sacri dell’animazione giapponese non ha prodotto quel capolavoro che era lecito aspettarsi,il difetto principale è da ricercarsi in alcuni punti eccessivamente statici e noiosi oltre che sull’improbabilità di alcune soluzioni narrative.
Detto di questi difetti il film però appare splendidamente realizzato,curato in maniera mirabile e caratterizzato da uno stile retrò che ben si fonde con le ambientazioni futuristiche.Buona la fusione tra disegni animati e la computer grafica.Ambienti e personaggi sono efficacemente delineati ed interessante appare l’approfondimento psicologico dei protagonisti ed in particolare del rapporto tra Tima ed il giovane Kenichi.Ottima la colonna sonora a base di un jazz molto “nervoso”.
La storia è perennemente ammantata da un velo malinconico che rende emozionanti svariate sequenze,ma ciò che rimane indelebilmente impresso nella mente è lo splendido ed apocalittico finale che si dipana sulle note della suggestiva “I can’t stop lovin’you” di Ray Charles, un vero colpo di genio da parte del regista..