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METROPOLIS regia di Taro Rin

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Testu     8 / 10  02/05/2012 13:46:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un' opera tratta da un vecchio manga dello stesso Tezuka. Non si può parlare dell'ambientazione cittadina senza lodare la cura con cui essa è stata realizzata in ogni minimo dettaglio. Nonostante lo stile morbido dei personaggi e alcune classiche sproporzioni dei tratti del viso la storia risulta tutt'altro che leggera, anzi è pervasa da una certa crudezza. Tezuka ancora una volta affronta il contrasto uomo/robot, sottilineando la schiavitù lavorativa, ma anche mostrando di quali folli ambizioni può essere capace l'essere umano infischiandosene di ridurre alla fame i suoi simili. Un tema sentito come molto attuale.

Alcuni elementi della storia sono ispirati a fatti storici tipo; una forza militare privata nazi-fascista o un gruppo di rivoltosi stile Che-Guevara, e non mancano neanche riferimenti religiosi grazie agli accenni sulla torre di Babele. I personaggi sono tutti realizzati discretamente, Rock è interessante come cattivo, per quanto privo di scrupoli la sua ossessionante ricerca di approvazione e affetto lo rende particolarmente umano e alla sua barbara violenza si contrappone la dolcezza protettiva del piccolo Kenichii. A livello tecnico le musiche jazz (a mio avviso la parte migliore) sono fantastiche, numerose e adattissime alla situazione, non solo di qualità ma capaci di rendere un'atmosfera Noir in un contesto meccanico futuristico.

Positivo il non ricercare il lieto fine ad ogni costo, unica pecca riscontrata nella tranquillità ed eccessiva fiducia di Shunsaku, fin troppo calmo per le incerte sorti del nipote.

Un'opera che talvolta avrebbe necessitato di maggiore nitidezza e qualche ambiente chiuso in meno, ma dimostra che i 4 anni impiegati per la sua realizzazione non sono stati sprecati.