Lot 9 / 10 04/04/2005 11:19:51 » Rispondi Forse il film più rappresentativo di Bergman, scritto in un letto di ospedale, non lascia spazio alla poesia come in altri suoi film, ma affonda da subito il coltello nella psiche della/delle protagonista/e. 8 minuti iniziali di sperimentazione, a cavallo tra il teatro e la semplice immagine, ci anticipano i temi portanti del film: il doppio, la difficoltà di comunicazione, il dualismo realtà/finzione e molto altro ancora... Quello che colpisce è il rapporto tra le due protagoniste, il loro scontrarsi e compenetrarsi sempre +, il mutismo della prima che genera la follia della seconda, lo scambio intimo delle coscienze in una situazione di reciproca inconciliabilità. La conclusione catartica sul tema della maternità fa da semplice sfondo ai giochi delle inquadrature: luci e ombre, primi piani essenziali, splendide sovrapposizioni, amplificano ed esasperano il senso di straniameno nello spettatore lasciandolo alla fine spossato e privato di quella traccia di soluzione che attendeva dall'inizio ma che non gli viene offerta.
Mpo1 07/04/2005 00:05:55 » Rispondi Però potevi dargli un 10... io lo considero tra i 10 film più belli che abbia mai visto.