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PERSONA regia di Ingmar Bergman

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Gabriela     10 / 10  07/08/2007 16:25:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un’opera sull’uomo e sulla ragione di essere e di esistere. Parlare di “Persona” è come parlare contestualmente di due mondi completamente difformi: quello interiore e quello esteriore, talmente diversi che non riescono a convivere; mondi che si oppongono tra la consapevolezza e l’incoscienza.
E’ l’esplorazione dell’animo umano e la simbiosi delle due personalità di una donna.
Soltanto grandi registi riescono a realizzare un film dove il racconto può essere creato anche senza dialogo poiché sostituito dal monologo; i personaggi che interagiscono possono essere due immagini della stessa persona e l’assenza di un argomento può essere spiegata dalla falsa malattia della protagonista che cerca un rifugio ermetico per allontanarsi dal mondo delle bugie, dalla morte, dalla verità e da se stessa.
L’artista Bergman ed il suo processo creativo mostrano una riflessione sulla creazione cinematografica e sull’illusione di “realtà” e ci danno in dono un film per riflettere; per riflettere sul film stesso ma soprattutto per riflettere sulla propria vita.
Il regista costantemente ci ricorda, attraverso le immagini, il prologo e attraverso il duello interiore delle protagoniste, che tutto è illusione, tutto è cinema; ma anche quando non è reale il cinema è alla continua ricerca della verità.

La metafora del silenzio come unica soluzione possibile è fantastica: mancanza di volontà, lasciarsi andare da una strana sinergia, non architettare false resistenze.
jack_torrence  22/02/2011 01:50:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Gabri, a di ritorno dal concerto mi son messo tra le altre cose a spulciare tra i tuoi commenti, e mi ha colpito questo, uno dei tuoi pochi 10, a un film che è tra i miei preferiti in assoluto (anche se non l'ho ancora commentato).
Un bellissimo commento, complimenti!
Ciao ciao
S
Gabriela  22/02/2011 09:07:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma grazie!
In effetti questo è un film particolare, di quelli che bisogna metabolizzare!

Allora come è andato il concerto???? :)
Buona giornata.
jack_torrence  22/02/2011 15:35:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh sì, occorre metabolizzarlo ben bene :) Io lo analizzai in occasione di un cineforum anni fa, ed è il mio film preferito di Bergman: è un po' che non guardo suoi film, ma resta uno dei miei tre registi preferiti!! (gli altri 2 sono Kubrick e Kieslowski)

Il concerto è stato notevolissimo, mi è dispiaciuto andarci senza conoscere le canzoni ma rimedierò perché mi hanno colpito molto positivamente. I Wire sono quantomeno all'altezza dei Cure, solo meno celebri.

A presto! e buona giornata anche a te
Gabriela  22/02/2011 15:56:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cavolo i CURE dici????
Uno dei miei gruppi preferiti!! Allora cerco pure io.
Sciau
jack_torrence  22/02/2011 16:08:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh be', sono i loro cuginetti!
I Wire come i Cure risalgono al "mitico" 1977, sono inglesi, punk e poi new wave.
A parte l'inconfondibile voce di Robert Smith, le loro canzoni sembrano avere lo stesso marchio di fabbrica ;)