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PERSONA regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  22/08/2008 09:50:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lavoro estremo ed affascinante nella sua compessità,”Persona” è un film dalle molte chiavi di lettura,non tutte facilmente interpretabili o deducibili,ma capace di lasciare il segno stordendo e seducendo lo spettatore,mediante un racconto allucinato e contorto sul quale è doveroso soffermarsi a ragionare.
La vicenda narra del rapporto che si viene ad instaurare tra due donne,interpretate magistralmente da Bibi Andersson e Liv Ulmann.La prima, è un’attrice colpita da mutismo, la seconda un’infermiera loquace e piuttosto semplice nei modi di fare.Dal loro primo incontro in ospedale che proseguirà poi sulle spiagge deserte di un luogo marittimo,inizierà a dipanarsi un rapporto dapprima basato sull’amicizia poi su qualcosa di più profondo.Il mutismo di una e la parlantina dell’altra si contrapporranno in un gioco al massacro ,che diverrà insostenibile per l’infermiera,ritrovatasi soggiogata da una donna che non parla,un involucro apparentemente vuoto capace però di risucchiare le emozioni e le energie di chi gli sta accanto.
Il rifiuto al voler essere,perpetrato attraverso il non comunicare è il voler fuggire e sottrarsi,mentre il pensare di poter plasmare a proprio piacimento è l’illusione di poter possedere totalmente qualcuno.Il concedersi carnalmente,qui non mostrato ma suggerito,non sempre va a braccetto con un coinvolgimento sentimentale e mentre Alma,l’infermiera,lascerà cadere i suoi freni inibitori,Elizabeth,l’attrice,continuerà a studiarla divertita.Le protagoniste però,come sembra indicare Bergman ,si completano,sono la metà di un unico,parti mancanti e tormentate da un triste passato,capaci di sopravvivere in simbiosi quasi una fosse l’appendice naturale dell’altra.
Le due figure femminili sono ambigue tanto quanto la pellicola,in cui Bergman forse esprime la sua idea di finzione oppure di insondabilità dell’animo umano,questo utilizzando immagini e spezzoni di film apparentemente fuori contesto ed arrivando addirittura ad interrompere la proiezione per pochi secondi.
“Persona” è un viaggio a tratti anche autoreferenziale nei meandri della mente e del comportamento,un’opera che suggerisce ma non spiega ed induce a rimuginare su come si appare al mondo esterno e su ciò che si è in realtà.