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PERSONA regia di Ingmar Bergman

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Zero00     9½ / 10  25/05/2009 14:00:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sono film che fanno male. Che straziano, strappano e graffiano. Questi film ti entrano dentro e sono così dolorosi da richiederti uno sforzo. Non si tratta solo di essere spettatore attivo, si tratta di accettare quello che il regista vuole darti, che sia anche dolore, tristezza o rabbia.
Bergman ha definito Persona come il film che gli ha salvato la vita. Forse, in tutta la sua filmografia, nessun film è stato catartico, per lui, come questo. Una catarsi però che sullo spettatore non ha effetto. Non c'è conclusione, non c'è fine, non c'è soluzione. E, in fondo, si tratta solo di maschere e di quello che c'è dietro, di un'analisi e un gioco delle parti che non si conclude come lo spettatore, fino a metà pellicola, crede (una pellicola che brucia nel bel mezzo della visione)
La fotografia è bellissima. Le due attrici impossibili. I dialoghi (o menologhi) di un'intensità narrativa incredibile. Bergman si dimostra ancora una volta criptico, sperimentale e sentimentale, ma anche disilluso. Ed, infondo, per lui il cinema è sempre stato la medicina alla vita.

Bellissimi i minuti iniziali, con sequenze al limite dello sperimentale.