nocturnokarma 9½ / 10 24/01/2013 20:12:50 » Rispondi Una visione sconvolgente per forza evocativa di una regia che alterna momenti ultra-stilizzati, con primi piani e lunghi dialoghi introspettivi, a fughe quasi sperimentali con visioni subliminali, la pellicola che brucia e la decomposizione dell'immagine.
Allora sperimentale, oggi ancora altamente suggestivo per come racconta la simbiosi-attrazione di due donne, allestendo con i temi del doppio, della disperazione e della colpa. La maschera interiore e la maschera dell'attore; ed è proprio l'arte (come e meglio che nel "Settimo sigillo") ad essere co-protagonista dell'analisi bergmaniana.
Modernissimo e con una fotografia bellissima e contrastata.