massapucci 9 / 10 28/12/2013 17:44:38 » Rispondi Ottimo film, lo consiglio. Secondo me lo si può definire un classico: anche più visioni non ne esauriscono i significati. Se dovessi scegliere un tema fra quelli che caratterizzano la pellicola, direi: l'amore. Ma, forse proprio perché parla d'amore, il film parla di tutto...! (Mentre respingo l'interpretazione che vuole l'omosessualità come tematica fondante di questa storia; secondo me, infatti, il discorso sull'omosessualità e marginale, se non del tutto assente).
massapucci 28/12/2013 18:06:26 » Rispondi Anche per quanto riguarda la presunta identificazione fra le due protagoniste - sulla quale vedo che si sono spesi molti fra i commenti della pagina - io consiglierei di andarci piano...! Bisogna capire perché vi è tale identificazione!, e non è sufficiente a tal proposito la storia dell'omosessualità. Le due donne per me sono le rispettive facce della stessa medaglia. E la medaglia è l'anima dell'uomo contemporaneo. Esse interpretano i ruoli Hegeliani di tesi (l'infermiera) e antitesi (l'attrice). Infatti è l'infermiera che alla fine vince il confronto a due: <<non riuscirai a fare di me quello che vuoi, perché io mi evolvo continuamente>>: così l'infermiera parla ad un certo punto. Ma più correttamente è la Vita stessa che parla attraverso lei!- si ricordi una delle prime scene nella quale l'infermiera capo dice rimprovera l'attrice dicendole: <<tu insegui un sogno impossibile perché la vita si manifesta in mille modi diversi>>. L'infermiera (la Andersson) passando attraverso la conoscenza dell'altra donna diventa una nuova donna - hegelianamente: accade la sintesi. Difatti per più di una volta l'infermiera dice a Elisabeth: <<da te ho imparato molto>>.