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J. EDGAR regia di Clint Eastwood

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Febrisio     7 / 10  05/01/2012 11:20:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vi ricordate William Wallace, l'eroe scozzese, che incitava i propri guerrieri prima di correre verso una guerra sanguinolenta?

J. Edgar rappresenta una versione di incitamento adattata ai giorni nostri; pacato, non epico, reale!, serio, con problemi personali, soddisfazioni professionali, sogni. Un eroe rimasto nascosto nella storia.
Alcuni criticheranno la parola "eroe", ma lo è a suo modo, e mi spiego:

Questo film è un inno all'America di ieri. Quella che dalla grande depressione si è ripresa, che dopo la guerra mondiale ha preso le redini del mondo intero con uomini che avevano fame e voglia di vincere ogni tipo di sfida. Hoover obiettivamente, nel bene e nel male, ha partecipato attivamente alla crescita di un paese. Una persona con l'assoluta capacità di ideare, chiedere, e caparbiamente ottenere i mezzi per svolgere il suo lavoro al meglio. Un punto fondamentale per un semplice uomo. Un eroe, nascosto, oscuro, che ha fatto il suo dovere a costo di prendere decisioni difficili. Un eroe ripeto, atipico al giorno d'oggi, con problemi disequilibrato socialmente, single, solo, che vive con la mamma, omosessuale, ma fondamentale per il proprio paese. Un uomo che era come era, come ogni persona esistente, ha fatto il suo dovere.

Eastwood fa un quadro realistico, di un uomo che soffre e lotta, che ama e fa sacrifici, nascosto, anche sbeffeggiato, immaturo ma che ha degli ideali con l'unico obiettivo per la patria e NON PERSONALI. È un uomo. Semplice.

L'America di oggi avrebbe idealmente bisogno di tanti Hoover in vari contesti per uscire dal suo fallimento annunciato.

Eastwood cita la costituzione, fa retorica a doppio taglio; "la libertà dell'individuo prima di tutto" Le stesse basi che in MANI SBAGLIATE, se osservate alla radice, han dato come risultato la situazione di oggi. Politici come Nixon (solo un esempio per riprendere il film), finanzieri, azionisti, banchieri, che con il potere hanno fatto solo profitti privati e personali. Hoover nella sua eccentricità, non lo ha fatto. il potere era nella mani giuste. L'America di oggi se non cambia è spacciata. Ha bisogno "un Hoover", o cambiare mentalità come i paesi emergenti, vedi Cina.

Questo è un inno. Un messaggio non certamente diretto o banalmente schietto pieno di banalità. Lascia allo spettatore un personaggio difficile da accettare, ma che rappresenta una realtà (anche di parte logicamente) Il film lascia semplicemente un segno nello spettatore; "qualcuno ha fatto qualcosa per la patria". In realtà come messaggio da impiantare nelle menti è più che sufficiente. "L'Hoover" che c'è in te (se c'è) poi farà il resto.

Inizialmente ho fatto un esempio con Wallace. Oggi la guerra che ci si sta facendo è poco trasparente; quella economica. Se l'occidente vuole rimaturare, beh, non ci resta che qualcuno tiri fuori la carica "dell'Hoover" che c'è in lui per farsì che ognuno compia il proprio dovere.
Ma forse è tardi, o forse stiamo ancora troppo bene per cambiare.

Ho dato più spazio al significato che ne ho letto (in verità solo supposizioni) perchè non trovo che sia una coincidenza che questo film salti fuori in questo momento storicamente "clou".
Il film in conclusione è un buon rappresentante storico, di parte, poco emozionante, fotografato in modo patinato (quasi fastidioso), con i trucchi dei vecchi che personalmente non mi han garbato particolarmente; non danno espressività al viso, ed in questo tipo di film è importante che lo diano.

Clint Eastwood a mio modo di vedere centra il suo obiettivo, usando il cinema per fare quasi una sottoforma implicita di propaganda, invece di fare cinema per il cinema. Una differenza fondamentale che fa calare il film ad uno standard emozionale meno appagante; dietro la maschera del blockbuster, c'è qualcosa di più sostanzioso, anche pericoloso.
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  08/01/2012 02:50:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Abbiamo visto due film diversi...a mio avviso Clint ci mostra un uomo profondamente malato, forse specchio di una società, quella americana, che è cresciuta nei falsi miti di parole come democrazia e libertà . Parole elargite da personaggi accentratori di potere come Hoover,represso , cospiratore e sempre a caccia di nemici pubblici dal quale proteggere "la sua nazione". Clint inquadra il lato ambiguo che sta dietro ad una bella facciata, ci mostra la differenza tra il bene e il male, il giusto e lo sbagliato. Ci invita a rivalutare quelle che sono le nostre ideologie in merito al concetto di eroe. Si perchè a mio avviso Clint non palesa affatto la necessità ed il bisogno di avere altri "Hoover", ma condanna il fatto che il potere nel suo paese sia ancora oggi affidato a gente come lui.
Febrisio  09/01/2012 21:11:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sa che abbiam veramente visto 2 film diversi :-D


Putroppo a mio modo di vedere mi sto convincendo sempre più che la gente che è oggi al potere non è come Hoover. Quella di oggi fa solo profitti a scapito di altri perlopiù cittadini onesti, Hoover invece no (ho un dubbio; il fatto con Luther King non l'ho capito). Quel che peggio è che grazie ai media nella realtà ci vien mostrata solo un bella faccia; i cosiddetti giusti. Hoover no, è "giusto e sbagliato", come qualsiasi persona normale, inoltre ha creato un meccanismo di difesa utile a proteggere. Proteggere significa anche amare, come una madre fa col proprio bambino. Se in seguito questa creazione, in questo caso l'FBI, vien usata in altri modi, nuocendo (vedi nixon), non significa che quello che ha fatto sia da buttare.
Un esempio:
lo scienziato che ha scisso il nucleo atomico, non avrebbe voluto che si usasse per la bomba atomica.

Un eccentrico può sterminare gli ebrei.
Un eccentrico può salvare la gente.
Un eccentrico può stare in un istituto di cura.
Eccentrico/omosessuale/timido/solo/altri aggettivi non sono sinonimi di sbagliato o cattivo. Ed è per questo che dico che Hoover sia atipico, e difficile da accettare. In noi è radicato un pregiudizio moderno di giusto e sbagliato. La domanda che mi pongo è:
Giudichiamo le persone per quello che sono o per quello che fanno?

Se Spiderman si compiacesse a fare puzzette in ascensore negando che sia lui, se facesse orgie con omosessuali il giovedì sera, e se salvasse sempre la gente, per me sarebbe rimarrebbe un grande eroe. Non per niente "Da grandi poteri, grandi responsabilità"

Secondo me non è Clint a palesare che l'america ha bisogno di tanti "Hoover" (cioè intendo di persone che sanno fare qualcosa di utile per il proprio paese e non solo per i propri interessi personali) A dirlo è il personaggio di Hoover in quel contesto storico, cioè La Storia. (per questo scrivo che il film è un inno all'america di ieri) L'america dopo gli anni 30 ha beneficiato fino ad oggi della sua ricchezza grazie alla guerra mondiale e al lavoro di tanti "Hoover", persone che hanno avuto idee; progettate e realizzate per con uno scopo di sviluppare. Questo coincide in effetti con ciò che dovrebbe riaccadere nuovamente oggi per riprendersi dal probabile fallimento. Sviluppare nuove idee utili e realizzarle. (utili al paese, non al benessere personale con un ennesimo prodotto geek che crei consumismo, non questo) Un modo attivo per svegliarsi, muoversi e "proteggere" il sistema. Per ora invece han dimostrato di essere molto bravi a spostare soldi da un conto bancario all'altro. Ma primo o poi i miliardi finiscono.

Certo in un mondo perfetto mi sbarazzo del capitalismo, piazzo democrazia e libertà ad angolo di città. Ma in realtà non funziona così, perchè Golia non diventa David da un giorno all'altro, però posso fare dei compromessi per equilibrarli.


PS:
Visto che ho usato la parola miliardi e per curiosità:
in tempo reale il debito stimato dell'america (anche di altre nazioni), cerca la scritta "us total debt". Numeri figli di capitalismo e indebitamento compulsivo. Quel numerino dovrebbe diminuire ed essere verde.

http://www.usdebtclock.org/
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  11/01/2012 01:28:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo fermamente che un individuo compie ogni azione in base a quella che è la propria personalità. Rispondo in questi termini al tuo quesito relativo al modo in cui giudichiamo una persona e lo faccio in primis criticando con asprezza l'esempio, poco felice, dell'uomo ragno. Si perchè, se come sostieni tu il giovedì sera dovesse partecipare a queste pseudo-orgie sarebbe un "eroe" a mezzo servizio dato che almeno quella sera non potrebbe essere ligio al suo dovere. E tu vorresti idolatrare un "super-eroe" così? Tornando nei ranghi della serietà, rispetto il tuo pensiero, ma allo stesso modo, inconsapevole della tua età, mi spaventa appurare che per molti conta più la soluzione, premesso che questa venga trovata, che il mezzo impiegato per raggiungerla. Questo è un sito di cinema, dunque io mi rifaccio al contenuto della pellicola e non ai libri di storia o a tutti i testi su cui avrai fatto ricerche sull'uomo Hoogan. E l'anamnesi che ne deriva è quanto di più distorto e paradossale sia possibile immaginare. Partendo dalla premessa che probabilmente il termine normalità non esiste,direi che ciò che emerge dalla biopsia cerebrale ,che Clint ha eseguito su Hoogan, è una psiche fragile e malata, fortemente condizionata da una madre bigotta e dedita al 'proibizionismo' e alla castrazione sociale. Questo non è amore materno, ma l'irreparabile danno psicologico che si infligge ad un'essere umano che un giorno dovrà imparare a vivere autonomamente in mezzo ad altri esseri umani. Tutte le cose che quest'uomo ha fatto bene, come sostieni tu, sono l'impietoso frutto di un proprio tornaconto.L'esigenza di un uomo profondamente solo di emergere dalla massa, di elevarsi, proprio come voleva la madre, da quella che è la banale e poco altisonante parola 'normalità'. Hoover, diciamocelo era un ossesso, maniaco del potere assoluto, ed è orribile pensare che le basi socio-politiche di una potenza come gli Stati Uniti, la cui influenza viene esercitata sul tutto il globo, si ergano sulle fondamenta lasciate da un individuo profondamente disturbato come John(si firmava Edgar perchè quello era il modo in cui lo chiamava la madre)Hoover. Non credo che Clint, almeno da ciò che si evince dalla sua ultima fatica, apprezzi molto questi 50 anni di storia americana......
Febrisio  12/01/2012 22:40:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un mondo perfetto (e Clint ne sa qualcosa) concordo pienamente quello che dici.
(anche se c'è una cosa che non mi torna, il fatto che ne parli solo negativamente di questo soggetto; a me non è sembrato così negativo il film nei confronti di Hoover, ma lo ho mostrato con difetti e anche pregi, cioè è reale)

In mondo MENO perfetto trovo più reale un eroe che sappia sbagliare non solo nei gesti, ma nel suo essere anche personale, tutto qui. E idolatrare ciò che è perfetto io non lo vedo un bene per una società, ma solo falsità. Preferisco far crescere un ragazzo mostrandogli che avrà dei problemi da affrontare e prepararlo, che farlo sognare e confrontare con una cosa che non esiste e non raggiungerà.

Purtroppo un eroe che si assenta il giovedì sera per fare quello che vuole, è umano perchè significa che ha dei bisogni ed è reale. Quello invece sempre presente non esiste, è impossibile, e se esistesse avrebbe più problemi psichiatrici di Hoover, anche solo per l'ansia di dover esser sempre presente e non potersi sfogare, o fare qualcosa che possa ritenersi personale.

La frase:
"mi spaventa appurare che per molti conta più la soluzione, premesso che questa venga trovata, che il mezzo impiegato per raggiungerla"
non l'ho capita, probabilmente c'è un malinteso, non so... bah...
Forse si riferiva a questo.... se una persona fa qualcosa per la patria (in questo caso l'fbi che ricordo non possiede solo aspetti negativi) o che non sia per il tornaconto personale, non ci vedo solo qualcosa di negativo. Ci sono tanti aspetti, ad esempio grazie a metodi e all'esperienza acquisita dell'fbi, buoni o non, non sto a giustificare questo, furono una buona base da cui attingere per la guerra fredda. Ricordo che fu vinta, mi sembra, questo non l'ho letto :-P
Vincere in questo caso, non significa solo soddisfazione per una partita a poker, ma significa rimanere i capi del mondo. Non è roba da nulla.
(creare l'fbi non puô essere un tornaconto personale, purtroppo è un servizio che si è rivelato con un tornaconto sociale, in certi casi anche positivo, non solo negativo.)

La storia di questo mondo fortunatamente non è stata scritta solo da persone cosiddette "normali", anzi, grazie alle loro deformazioni personali, per la maggioranza delle persone ritenute deformazioni sociali, hanno voluto emergere in altri modi. E io ringrazio questa persone, come anche le altre perchè hanno fatto qualcosa. Sottolineo che emergere lo fa ogni umano nel suo piccolo, non è un peccato, e non significa esser eccentrico o pazzo.

Non ho letto molto libri a riguardo e nemmeno testi. Hoover se non per questo film non ne conoscevo l'esistenza. Semplicemente è una supposizione, come ho anche scritto nel commento iniziale, e riportato la situazione dal passato a oggi, vista la somiglianza della crisi e della seguente crescita americana...
Penso che giudicare un film storico e biografico riuscendo a contestualizzarlo nella storia con eventi e conseguenze, o almeno provarci, non vada fuori da un contesto, anzi, penso che sia fatto anche per questo. Ai giorni nostri è anche chiamata "opinione".

Dai che su una cosa siamo d'accordo al 100%:
"Non credo che Clint, almeno da ciò che si evince dalla sua ultima fatica, apprezzi molto questi 50 anni di storia americana......"
:-) io sicuramente non lo apprezzo, e sicuramente nemmeno Clint...