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J. EDGAR regia di Clint Eastwood

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giulyasum     7½ / 10  08/01/2012 13:13:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
J. Edgar non è sicuramente il miglior lavoro di Clint. Di difetti il film ne ha, a partire da quelli più evidenti agli occhi di tutti come il trucco di Edgar e Clyde o il doppiaggio di Edgar anziano che ahimè fanno perdere credibilità ai personaggi. Poi essendo un'autobiografia non bisogna aspettarsi particolari sussulti.. nonostante ciò non ho trovato il film affatto noioso o piatto come qualcuno ha detto.
L'aspetto più bello e commovente del film è sicuramente la rappresentazione che viene fatta di questo personaggio, uomo di grande fama e potere ma irrimediabilmente solo, talvolta goffo e persino deriso. Un uomo che ha colmato il vuoto della sua vita con una guerra spietata al nemico, ad ogni forma di eversione o criminalità, reale o supposta che fosse. Questa guerra è diventata la sua vita, la sua ossessione; ha invaso ogni aspetto della sua esistenza per accompagnarlo fino alla morte.
L'autorità che Edgar sembra rivestire nel suo lavoro si sgretola ogni qual volta il film ci racconta l'Edgar uomo, figlio, amante. Privo di ogni possibilità di controllo sulla propria vita, Hoover è sopraffatto dalle ambizioni e proibizioni di una madre autoritaria e incapace di vivere la sua vera natura e il suo amore per Clyde.
Il film ci racconta una vita ricca di imprese, successi, riconoscimenti per un uomo che, a suo modo, ha contribuito a scrivere la storia del suo paese.. ma qual è la sensazione che ci resta? Un'amara tristezza. Edgar non è un uomo di chissà quali capacità, non c'è genialità in lui eppure è arrivato in alto.
C'è quindi commozione e doppia tenerezza per quest'uomo: è un uomo solo, privo di affetti (o meglio potrebbe averne almeno uno ma si autocostringe a dissimularlo) che cerca di colmare questi vuoti con l'amore e la dedizione per il Bureau: ma anche la sua immagine di eroe nezionale e guardiano della sicurezza del paese conosce il declino a causa di indagini che molto spesso risulteranno essere al confine tra legalità e persecuzione o addirittura si riveleranno vere e proprie violazioni dei diritti civili come nella guerra apertamente dichiarata a Martin Luther King.
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  09/01/2012 12:39:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perdona l'intrusione ma dal tuo commento non riesco a decifrare quale sia il tuo pensiero in merito a ciò che Clint vuole far intendere circa quest'uomo.......
giulyasum  11/01/2012 11:37:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che ho scritto è ciò che è arrivato a me e che credo corrisponda a quello che hanno colto molte persone che hanno visto il film. Non so se coincida perfettamente con quello che Clint voleva rappresentare di quest'uomo. La mia è una riflessione personale, non sono nella testa di Clint... personalmente non credo che il regista appoggi il pensiero di Edgar o che tantomeno abbia voluto esaltare questa figura. Penso semplicemente che abbia voluto raccontarci la vita di quest'uomo andando oltre a quanto già potevamo conoscere da libri o internet, regalandoci così la possibilità di riflettere sulla complessità e le contraddizioni dell'animo di Hoover.