arturo 4 / 10 09/01/2012 11:46:43 » Rispondi Mentre seguivo con la massima attenzione e in lingua originale, ammirando la straordinaria interpretazione (e come ti sbagli?) di Di Caprio, una domanda si formava nella mia mente, dapprima piccola piccola, poi sempre più grande, fino a giganteggiare alla fine a caratteri cubitali scolpiti nel marmo: che m.i.n.c.h.i.a me ne fotte a me di J.Edgar Hoover? Assolutamente niente. Una raffinatissima, inappuntabile, meravigliosamente interpretata rottura di palle colossale.
zeta 09/01/2012 12:09:30 » Rispondi Beh con tutto il rispetto per il commento sul film, sul quale nessuno può dirti nulla perché è un tuo pensiero, la domanda che cosa me ne fotte di hoover non è un grande trovata, trattandosi di un uomo che ha influenzato 50 anni della vita politica dello stato più potente del mondo, quindi, indirettamente, ha influenzato la vita di tutti noi che paghiamo decisioni, crolli e rinascite degli Usa. Potresti fare la stessa domanda sulle produzioni filmiche che hanno riguardato Nixon, Kennedy, Roosvelt, o anche Gandhi. Personaggi che cambiano il corso della storia. Hoover è una versione subdola, viscida e nascosta di questi personaggi. Oddio, poi se ce ne vogliamo fregare ce ne freghiamo, però sarebbe meglio non farlo.
arturo 09/01/2012 12:16:03 » Rispondi Era una battuta, orsù! sono andato a vedere il film proprio per questo, perché mi interessava l'argomento. Ma evidentemente l'impostazione scelta da Eastwood non mi ha coinvolto, anzi, mi ha annoiato a morte. Non basta scegliere un grande tema per fare un bel film.
suzuki71 09/01/2012 13:14:44 » Rispondi Bah, io concordo sostanzialmente con arturo. Il confronto con Gandhi è improponibile.. è come se negli States venisse proiettato "romanzo criminale" o "Vallanzasca"... forse non coinvolgerebbe più di tanto, a prescindere dal giudizio che puoi dare al film, non credi? L'universalità dell'Arte è un punto fondamentale, probabilmente la figura di Edgar Hoover in fondo dice poco a noi europei, anzi, tanto di cappello al regista che ha saputo universalizzare la storia quanto ha potuto....
arturo 09/01/2012 13:21:10 » Rispondi il paragone tematico più giusto forse è "Il divo", che comunque è registicamente molto più interessante di questo (che ho trovato calligrafico e scontato). Difficile che Andreotti possa interessare ad un pubblico non europeo. Ecco, J Edgar è la stessa cosa per noi italiani.
PIERLUIGI T. 09/01/2012 23:03:19 » Rispondi cavolo grandioso paragone...effettivamente da un punto di vista della regia Il Divo di sorrentino ha qualcosa in più.
suzuki71 10/01/2012 09:33:27 » Rispondi Concordo: il Divo è un film fresco, coraggioso, tecnicamente vibrante, mentre questo di Eastwood invece sembra più un impeccabile compitino (quasi) del tutto prevedibile.