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PUBLIC ACCESS regia di Bryan Singer

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Goldust     6 / 10  29/07/2020 15:40:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già dal suo primo film Singer dimostra di avere in mano il mezzo cinematografico ed infatti le inquadrature e le atmosfere contano di più di una storia dai contenuti abbastanza nebulosi ed anche affrettata nel suo svolgimento. Non mancano passaggi misteriosi che suscitano interesse - come la prima trasmissione dell'enigmatico Whiley Pritcher volta a sfidare letteralmente lo spettatore - ma il gioco resta in superficie e la pellicola finisce per essere considerata, anche per il budget non certo faraonico a disposizione, alla stregua di un esercizio di ( accattivante ) stile registico. Poco male, con il successivo "I soliti sospetti" il regista imporrà al mondo il suo talento.