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THE IRON LADY regia di Phyllida Lloyd

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ferro84     6½ / 10  19/02/2012 12:21:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile valutare questo The Iron Lady, decisamente controverso sebbene non manchi di spunto interessanti.
Film debole e forte nello stesso tempo, una struttura narrativa che divide il racconto in due parti, una ambientata nel presente che delinea una donna ammalata preda delle sue allucinazioni e vittima del peso dei ricordi di una vita tanto intensa-
Una seconda parte del film che si integra e confonde con la prima, costruita sui ricordi, un viaggio nella storia degli anni 80 di questo secolo nonchè ,specchio dela politica del Regno Unito di allora.

Se nella prima partei l film funziona ed emoziona, merito, manco a dirlo, di una sempreverede Streep e di una regia che riesce a dare il tono giusto al racconto, la seconda cade nel più banale degli errori di un biopic cadendo nell'agiografia difetto doppiamente grave se parliamo della Thatcher che è da sempre una figura politica a dir poco controversa.

Oltrettutto ridurre la narrazione delle sue gesta in piccoli flashback che risultano essere un bignami di 30 di politica è una banalizzazione irritante di una serie di eventi storici che non risultano essere minimamente contestualizzati.
Si enfatizza l'encomiabile spirito decisionista senza però mai andare a fondo nel contenuto delle decisioni, nemmeno su quelle che hanno mandato a morire centinaia di persone per riconquistare degli scogli in mezzo all'Oceano Atlantico (Falkland) in una delle guerre più inutili della storia, vinta tralatro, grazie al determinante aiuto dei badanti americani ,nel fim sono appena mensionati.

Comprendo la difficoltà di dare un giudizio storico per un personaggio che ancora oggi è molto considerato nel Regno Unito, nello stesso tempo , pur non aspettandosi una critica caustica come ne "Il Divo" (anche perchè per fortuna degli inglesi la Thatcher non è stata Andreotti) non si giustifica nemmeno una completa rinuncia ad una vera analisi politica del tempo.
Si preferisce soffermandosi su un aspetto umano costruito sugli ultimi anni della Thatcher, anni che sono stati caratterizzati dal ritiro della scena pubblica e pertanto la narrazione si costruisce su congetture e deduzioni in molti casi assolutamente arbitrarie e non si sa fino a che punto veritiere.

In conclusione quello che delude di questo film è la rinuncia al racconto della vera Margaret Thatcher preferendo invece virare su una narrazione più distaccata che preferisce raccontare il generico declino di un politico tanto potente.
Per un film che si chiama The Iron Lady questa scelta è inaccettabile.