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WINDTALKERS regia di John Woo

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Boromir     6 / 10  02/11/2022 20:27:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Windtalkers rappresenta una pagina anomala per il cinema d'azione del maestro cinese John Woo: è un war movie ispirato alle reali vicende dei code walker indiani (che durante la guerra nel Pacifico contro l'impero giapponese svolsero un ruolo cardine, spesso dimenticato dai libri di storia) e lontanissimo dalle epopee gangsteristiche sui doppi a cui il regista è solitamente associato. La peculiare ambientazione storica fornisce a Woo la possibilità di asservire i propri sforzi a un racconto di drammi umani, anche se ovviamente è nelle scene d'azione che la sua mano si fa riconoscere. Le sequenze belliche guardano alla sporca visceralità di Black Hawk Down o Salvate il Soldato Ryan, distinguendosi per l'estremo realismo e la tangibilità; la macchina a mano nervosa, le spettacolari panoramiche e la precisione dei dolly permettono a Woo di sperimentare soluzioni tecniche accattivanti, immersive e propedeutiche alla messa in scena del suo vero capolavoro bellico: Red Cliff – La battaglia dei tre regni.
Tuttavia, affrontare un capitolo così interessante della storia americana con una tale perizia tecnica non basta a fare di Windtalkers un grande film; personaggi esili e una trama appesantita dalla zavorra della linearità non fanno spiccare il volo a un titolo non brutto ma modestissimo. Woo sembra capire i limiti del progetto, e giustamente si tiene a debita distanza dal dramma per sforzarsi su ciò che gli interessa di più, cioè la guerra. Il problema è che senza una cura reale per la storia e i suoi temi di amicizia e tragedia, le scene di battaglia non vanno oltre il compitino tecnico svolto ad arte, mentre le stesse qualità attoriali (Cage trattiene saggiamente il suo proverbiale over-acting, dimostrandosi in sintonia con il personaggio) poco aiutano lo spettatore a emozionarsi o rabbrividire per l'orrore della guerra.
Insomma, un film con ogni probabilità deludente per tutti gli appassionati di war movies, del cinema d'azione e di John Woo, che però trova nello sforzo tecnico il suo maggior motivo d'interesse. A patto di non pretendere troppo, si arriva ai titoli di coda senza eccessivi rimpianti.