Febrisio 8½ / 10 03/10/2010 11:50:29 » Rispondi Prima di guardarlo, volevo essere sicuro di voler guardarlo. Non m'ispirava per niente, malgrado già dal titolo, avremo voglia di scoprire i personaggi e collocarli in una storia. Peccato che non l'abbia fatto prima. Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante, è un film geniale, nel proprio vero senso della parola.
Il film attrae per vari aspetti, riuscendo a comunicare con più aneddoti. In una parola, ci-ne-ma. Pur rimanendo un film non convenzionale, può piacere a molti. Lo si può guardare semplicemente come film noir grottesco ironico. Ci si potrà divertire solo con esso. Essendo scarno di scenografie, caricaturale, preferendo la staticità, riferendomi più alla prima parte, lo spettatore si ritrova con tanti simbolismi, ben vogliato a desiderare darne un significato. Questa è la parte migliore del film. Esagero dicendo "un film di genere giallo", con lo spettatore come investigatore, che come in un punta e clicca, al di fuori della scena, come se fosse sulle gradinate del teatro, osserva le scene che girano da destra a sinistra e vicecersa, alla ricerca di ogni indizio dei multeplici che ci possano portare ad un significato globale dell'opera.
Dal film se ne potrà trarre varie conclusioni, usando il cibo come metafora centrale, su vari temi, anche personali, avendo però come risultato una sua moralità. Non significa che ciò sarà giusto o sbagliato in quel che pensiamo, ma lascerà il nostro spazio, a seconda delle nostre esperienze relazionali. Il significato voluto dal regista credo rimarrà più elaborato e mirato, che più visioni aiuteranno ad aggiungere indizi.
Cani, popolo, colori, politici, ladri, automobile, scagnozzi, insegne, lettere, lavapiatti, canti, angelicoquadri, governo, potere, libro, idealisti, adulterio, amore, egoismo, testimone, rivolta, unione, libertà... son gli ingredienti per un film tutto da mangiare e gustare, portata dopo portata, sapendo che una volta concluso, non ancora sazi e incitati dalla curiosità, aggiungeremo significati per soddisfarne il palato.