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UNA RAGIONE PER VIVERE E UNA PER MORIRE regia di Tonino Valerii

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     8½ / 10  14/01/2012 18:20:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bellissimo western diretto da Tonino Valerii, crudo, suggestivo ed avvincente, interpretato da un cast efficace e di buon livello, comprendente, per protagonisti, James Coburn (il grande John H. Mallory di "Giù la Testa" di Sergio Leone), Bud Spencer e Telly Savalas.
In ruoli di co-protagonisti, spiccano, per forza recitativa, un carismatico Reinhard Kolldehoff nelle vesti del Sergente Brent, un grande Adolfo Lastretti nei panni di Will Fernandez e un divertente ed ironico Ugo Fangareggi, nell'insolita veste di un ladruncolo di nome Ted Wendel; notevole, infine, è stato il cameo del grande Angel Alvarez, poco conosciuto artista spagnolo (credo), che recitò in molti film del genere "Spaghetti Western", qui nella breve apparizione di un droghiere (ben doppiato, tra l'altro, da Carlo Romano).
La sceneggiatura del film è semplicemente perfetta: con un inizio piuttosto convenzionale, pian piano la storia si ampia e prende ritmo, risultando agile ed incalzante, con un epilogo finale da brividi. Sebbene il soggetto ricalchi leggermente la trama di "Quella Sporca Dozzina" di Robert Aldrich, lo sviluppo di "A Reason to Live, a Reason to Die" è abbastanza diverso dal film bellico statunitense e le ambientazioni e i dialoghi asciutti tengono costantemente lo spettatore sotto una tensione crescente, che va via via a diradarsi con l'avvicinarsi dell'epilogo. Inoltre il tono della narrazione è molto serioso e convincente, il che va fortemente ad opporsi a quello più picaresco ed ironico del film di Aldrich.
Bellissima è, inoltre, la colonna sonora di un grande Riz Ortolani e suggestive e ben ricercate risultano le ambientazioni, col forte sudista situato in una posizione strategica tra le montagne del New Mexico, semplicemente inespugnabile.
Da cultore ed appassionato di questo genere, non posso che non suggerirvi la visione di questo film, purtroppo poco conosciuto, che porta la firma di Tonino Valerii, e che probabilmente, assieme a "I Giorni dell'Ira" (forse un po' eccessivo nella violenza) e a "Il Mio Nome è Nessuno", è sicuramente il miglior film di questo rinomato regista italiano di film western.