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GHOST RIDER: SPIRITO DI VENDETTA regia di Mark Neveldine, Brian Taylor

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Norgoth     5 / 10  15/04/2012 13:28:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo dire che, nonostante sia una discreta fan dei film di Cage, questa volta sono rimasta un po' perplessa.
Ghost Rider, purtroppo, è un personaggio difficile da portare in scena in maniera credibile. E' un personaggio di nicchia, difficile da imporre alla massa sia per il tipo di personaggio sia per le sue origini, poco interessanti e sulle quali è difficile spaziare.
Nei fumetti Ghost Rider non è trattato benissimo, non c'è una storyline una degna di essere ricordata, situando il personaggio nell'area dei "midcarder", cioè i personaggi che potrebbero essere forti, ma vengono usati solo come comprimari.
Questo di certo non giova ad una possibile trasposizione cinematografica, che si trova davanti un personaggio carismatico ma senza appigli sufficientemente solidi per ricamarci sopra una storia credibile e convincente.
Se poi teniamo conto che il primo film è diretto da un incapace che ha rovinato ogni cosa che ha toccato, la cosa si fa ulteriormente difficile.
Neveldine & Taylor, comunque, non hanno di certo risollevato le sorti di questo sfortunato brand.
Se vi aspettate qualche trovata alla Crank, beh, non c'è. Nessuna situazione pazzerella, azione sconclusionata e folle. Zero. O meglio, l'azione c'è ma è piuttosto standard (penso che, comunque, abbiano avuto ben più di un paletto da parte di Marvel e Disney), quella che ormai è considerabile per un film di seconda scelta.
Le riprese "dinamiche" sono anche interessanti ma fanno venire la nausea, sia perché la telecamera ondeggia neanche fosse in un maremoto ma anche perché sono inutili e confusionarie.
La storia è vista e rivista, l'ambientazione scelta così così.
Nicolas Cage ce la mette tutta a dare un po' di anima al Rider (adattato al personaggio, ovviamente), ma non basta.
Il Ghost Rider e la moto, stavolta, hanno un'ottima resa, con fiamme migliori e un look accattivante. In altri casi avrei detto che la bellezza estetica del film basta e avanza, ma non questa volta e non con questo personaggio. Gli antagonisti sono arcigni e convincenti, più del primo episodio (dove erano imbarazzanti). La voce del Rider fortunatamente non è da Chipmunk come nel primo episodio.
Violante Placido è brava, un po' meno brava a doppiarsi.
Il bambino è un incapace, lo rimandino a scuola sperando che segua un'altra strada che non sia la recitazione.
Il ritmo del film non è un granché. Dal "dinamico duo" mi aspettavo un ritmo incalzante e forsennato, invece ho trovato molta noia e poco coinvolgimento.
Deludente.