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PARADISO AMARO regia di Alexander Payne

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  25/02/2012 18:17:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La fotografia, anzitutto, dove il tormento interiore del protagonista sovrasta la bellezza del luogo. Lo stesso Matt King, a cui Payne concede la possibilita' di trovare complicita' con lo spettatore, non facile per un wasp superficiale e dedito piu' alle ragioni del profitto che del cuore. Diciamo allora che Payne e' sicuramente il regista piu' credibile a mettere sullo schermo un romanzo di John Cheever, e prima o poi ci pensera'. I momenti emotivi sorprendono per la loro brutale informalita' - emblematica la scena della figlia in piscina. Se non sempre spiccano il volo, ci sono delle ragioni. I dialoghi che possono essere meravigliosi, oppure poco credibili, o chiedersi quanto la forza delle parole possa essere lievemente forzata. E lo resta nel momento in cui Clooney tenta un dialogo impossibile, o per meglio dire una discussione, con la moglie. E' un film di grande coraggio, di un cineasta che sta crescendo e prima o poi arrivera' a livellare il suo crescendo emotivo senza farsi tradire da un minimo di artificiosita' (che sicuramente non manca). Ma questo e' sicuramente il suo film migliore. Quanto a Clooney, non sempre riesce a persuadermi della sua crescita attoriale, talvolta e' come se respingesse al mittente le sue possibilita'. Ma quando china la testa in automobile, dilaniato dagli eventi e dai pensieri, merita un applauso convinto