caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DERSU UZALA regia di Akira Kurosawa

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     9 / 10  12/06/2011 12:29:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il commento contiene spoiler.


Che si può dire che non sia già stato detto nei commenti precedenti?
Dopo il tentativo di suicidio di Kurosawa e 5 anni dal suo ultimo film,l'ingiustamente maltrattato (all'epoca) Dodeskaden,il suo ritorno è costellato da un film di grandissima evocazione visivia e umanistica,non a torto considerato tra i suoi grandi capolavori.
Dersu Uzala è un'opera incentrata sul rispetto e l'amicizia; in questo senso certamente è uno dei film più belli su questi temi e riesce ad esserlo in maniera anticonvenzionale e lontanissima da qualsiasi tentativo di ricercare sentimenti facili o lacrime a fiumi con musiche smielate. Tutt'altro,Kurosawa parla di semplicità e anche lo stile visuale è quando di più semplice possa esserci,ma i personaggi che si muovono in mezzo ai colori multiformi della tundra recitano in un immenso teatro naturale in cui le parole hanno pochissima importanza in confronto a tutto il resto.
Dersu Uzala poi,il cacciatore che dà il titolo al film,è una delle rappresentazioni più belle e commoventi di un uomo votato al rispetto per tutto ciò che lo circonda. Una sorta di eroe che si potrebbe dire benissimo senza fucile,che si muove attraverso le insidie naturali volgendole a proprio favore,dotato di un senso di amicizia sconfinato ed universale (mi ha lasciato con gli occhi lucidi quando più volte abbandonava dietro di sé oggetti e cibo solo perché altri uomini potessero utilizzarli). Per lui il principio unitario è semplicemente un tutt'uno: tutti sono uomini e tutti meritano la vita.
Ed è bellissimo anche questo incontro con il capitano russo e l'amicizia densa di significato che nasce tra i due. Due anime o due mondi differenti solo sulla carta ma dal cui incontro nascue un insegnamento che arricchisce.
E quando nel finale accade che la morte (causata dall'uomo ingordo e prepotente,ma sempre lasciato sullo sfondo da Kurosawa) porti via l'uomo,l'amicizia e l'amore non finiscono e continuano in un ciclo continuo. Se si nota bene il film finisce con una morte e inizia sempre con la stessa e la ricerca di una tomba che non c'è:però il capitano non ha dimenticato Dersu e i suo insegnamento fondato sull'amore.
Quando la semplicità tocca una grande onestà d'animo e non si abbandona ad un senso di ricercato virtuosismo a tutti i costi,nascono questi grandi capolavori capaci di ammaliare per la loro completezza,e visiva e di significato.