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LA CITTA' PERDUTA regia di Jean-Pierre Jeunet

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stratoZ     6½ / 10  17/08/2023 15:51:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

E’ un peccato perché “La cité des enfants perdus” è un film visivamente molto affascinante, trovo l’opera un’occasione sprecata perché le potenzialità per fare di meglio c’erano tutte.

Tra i film di Jeunet è quello col comparto visivo che preferisco, quello più darkettone con delle atmosfere splendide, dagli esterni che rimandano - e certe volte citano palesemente - l’espressionismo tedesco, Caligari in primis, ma anche un po’ lo stile di Burton - che era a sua volta comunque influenzato dall’espressionismo quindi si torna sempre lì - agli interni tipicamente vittoriani/ottocenteschi con il laboratorio di Krank in pieno stile steampunk. Insomma la messa in scena è molto carina, ambientata in un futuro alternativo con questa città oscura e nebbiosa, davvero suggestiva, ci si mette pure la regia di Jeunet che comunque questa volta riesce a non strafare troppo e ci regala diverse sequenze interessanti, perlopiù molte filtrate da una visione soggettiva tra grandangoli esagerati, distorsioni, punti di vista inusuali e molto altro ancora.

Perde invece a livello narrativo, dopo una partenza discreta con il rapimento del fratello e il successivo incontro di One con i bambini, con i quali è sottolineata una differenza fisica notevole ma un’empatia reciproca, il film si perde un pochino in una parte centrale con poco mordente e con qualche bizzarria di troppo di caratteri ridondanti, i cloni ad esempio ad una certa sono abbastanza pesantucci da sopportare, così come l’uso di uno stile cartoonesco certe volte troppo esagerato.

Dispiace perché è anche uno di quelli di Jeunet che mi è piaciuto di più e sicuramente ha il suo forte fascino visivo