Goldust 4 / 10 19/02/2022 10:06:00 » Rispondi Poliziesco destrutturato a colpi di flashback che mette in fila tutti i clichè del cinema tarantiniano ( "Dal tramonto all'alba", "Le iene", "Pulp fiction" del quale ripropone Willis), esasperandoli alla peggior maniera: grottesco fuori controllo, dialoghi insensati ( c'è pure una interminabile barzelletta su preti e suore ), situazioni stagnanti invece che risolutive, il solito e onnipresente triello. l tutto ovviamente innaffiato da generose dosi di musica di ogni genere. Nella mestizia di personaggi scritti con i piedi per non dire con altro, si salva solo la Akerman; continua invece la parabola discendente di un mito come Willis, qui volutamente bolso ed imbruttito senza un reale motivo. Ma Whitaker, psicopatico con in bocca battute tipo "faccio il tifo per te", se possibile, riesce a fare peggio.