pier91 8 / 10 04/05/2012 23:37:28 » Rispondi La benzina, la polizza sanitaria, le cure dei figli, le cure per se stessi, il viaggio sognato dalla donna che si ama. Esistenze schiave dei numeri, attimi irripetibili dissolti in calcoli matematici su fogli di carta straccia. Un vivere simile è volgare e inumano, perché inumana è la logica delle scadenze e dei castighi. C'è da stupirsi se non arriva, la malattia, il panico per l'imminente che non si conosce e forse non si riuscirà a fronteggiare. La psicosi del protagonista è quasi una smisurata percezione, un eccesso del sentire che perdura fra la sordità fisiologica della figlia e quella metaforica di tutti gli altri. Mi ha profondamente commosso l'interpretazione di Michael Shannon, un volto scavante che racconta l'attesa estenuante di un futuro dai cieli plumbei, senza perimetri né orizzonti. Pioverà incessantemente, piove già. "Piove non sulla favola bella di lontane stagioni, ma sulla cartella esattoriale, piove sugli ossi di seppia, e sulla greppia nazionale."
julian 16/02/2013 02:57:31 » Rispondi Ma per la miseria quanto sei brava.
pier91 16/02/2013 18:22:28 » Rispondi Grazie! Contenta che il film sia piaciuto anche a te