caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

TAKE SHELTER regia di Jeff Nichols

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  22/05/2012 14:36:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nubi oscure si ammassano all'orizzonte preannunciando l'arrivo di una tempesta che per Curtis non è affatto un normalissimo fenomeno metereologico.Secondo gli incubi da cui è perseguitato in quella minaccia temporalesca si nasconde qualcosa di molto pericoloso,istintivo per il buon padre di famiglia intervenire al fine di tutelare la propria famiglia,anche a costo di sconquassare gli equilibri della stessa.
Segni premonitori di un' apocalisse,o più probabilmente sintomi che indicano il tilt psichico di un uomo che conosce la malattia,ne è terrorizzato ma con enorme sofferenza non può resisterle.Lo spauracchio della madre internata anni prima ha già tracciato un percorso di grande afflizione,ora tocca a lui vedere e sentire cose che gli altri non percepiscono neppure alla lontana.
Jeff Nichols realizza un film emotivamente poderoso ricorrendo a un'esposizione dai periodi flemmatici, in cui la toccante presa di coscienza di un uomo sul baratro della pazzia viene gradualmente portata a galla senza mai incappare in snodi digeribili a fatica.Ottima la prova dell'allucinato Michael Shannon ,qui affiancato alla grande da Jessica Chastain delicata solo negli eleganti lineamenti che camuffano la vera natura di donna combattiva,pronta a tutto per difendere il marito nel nome di un amore vero ridestato proprio nel momento in cui tutto sembra precipitare.Mentre la dannazione del protagonista commuove e lascia rabbiosamente impotenti appare immediato riflettere sulle paure dell'uomo medio con ancora negli occhi e nella mente il disastro delle Torri Gemelle,un tormento che aleggia silente continuando ad angustiare le coscienze di un' America tutt'ora ferita.Il bellissimo finale rimanda lo spettatore a nemici incorporei ugualmente allarmanti,nient'altro che prodotti della stessa umanità con reiterati cenni alla crisi economica per nulla casuali.Regia sobria,accompagnamento musicale ben presente e mai invasivo,una fotografia dai cromatismi bilanciati fanno di Nichols un regista da tenere in grande considerazione.Si balla sull'immaginario filo che separa follia e lucidità per quanto la paura di Curtis sia un po' quella di tutti noi,preoccupati che un giorno da quell'orizzonte grigio giunga qualcosa pronto a spazzare via le nostre (già esili) certezze.