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DIAZ regia di Daniele Vicari

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Gabe 182     8½ / 10  14/11/2020 15:56:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressionante, Diaz mi ha lasciato senza parole, conosco abbastanza bene i fatti che hanno colpito Genova in quel periodo, soprattutto quello della Diaz, avvenuto in una tristissima notte di luglio del 2001.
Non solo al termine, ma durante tutta la visione del film, si spera che ci sia un appiglio, una speranza, una giustificazione che spieghi tutto l'orrore in cui noi italiani con questo film ci riflettiamo. Vicari invece non mi ha lasciato una speranza. Nè durante la visione, nè al termine quando attonito e distorto nell'espressione del volto mi sono alzato e spento Netflix.
Il film non lascia respiro a tal punto che spesso ho provato pena e paura che il regista mi facesse tornare nelle scene più crude che mi aveva appena fatto abbandonare. Se da un lato la verità mi ha inorridito e mi ha fatto odiare con ribrezzo il soggetto istituzionale carnefice, dall'alto con più calma e freddezza mi sono chiesto come si sia potuto permettere questo regista di destabilizzare in questo modo la mia fiducia nello stato in cui vivo.
Pochi film mi hanno generato o meglio ancora causato una tale convivenza di emozioni contrastanti ed intense.
A livello di regia, è stato magistrale il compito di Vicari, la tensione è palpabile e il ritmo incalzante, il film è ricco di originali flash-back e flash-forward, inquadra le stesse situazioni da punti di vista e persone diversi, vi sono molte riprese d'archivio, tutto questo lo rende più facilmente leggibile; la crudezza delle immagini e le riprese fanno sentire lo spettatore presente a quegli atti terribili.
Gli attori sono tanti e alcuni già conosciuti al grande schermo e da volti meno noti: Elio Germano, Claudio Santamaria, Pippo Delbono, Rolando Ravello, Renato Scarpa, Alessandro Roja, Paolo Calabresi, Jennifer Ulrich, Davide Jacopini, Ralph Amoussou e Fabrizio Rongione. Protagonisti veri e propri non ce ne sono, sono i fatti ad esserlo.
Bravo e bestiale Vicari nel raccontare qualcosa che purtroppo stavolta è realtà (i fatti sono tutti agli atti). L'orrore narrato in Diaz non si può arginare con la fantasia come con i film del terrore, da giovane non ho dormito dopo aver visto Hit, ora purtroppo mi è toccato stare sveglio convivendo con una pagina della nostra storia di italiani di cui mi vergogno e mi tocca anche dormirci sopra.
Da far visionare a quanta più gente è possibile.