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DIAZ regia di Daniele Vicari

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Skorpio     6½ / 10  26/04/2012 11:22:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anzitutto, mi è sembrato lodevole che si mostrino anche
le premesse, anche se non hanno molto spazio, che possono
spiegare - non giustificare ma spiegare - l'accanimento
che le forze di polizia mostrano verso gli occupanti
della Diaz. Dopo diversi giorni di guerriglia urbana
durante i quali sono stati bersagliati di continuo e
hanno assistito impotenti alle devastazioni della città,
è palese che gli animi fossero esasperati.

Ciò premesso, mi pare evidente che gli atti mostrati nel
film siano totalmente aldilà dei margini di violenza
legittimi e accettabili durante una operazione di
polizia. E le condanne che il processo ha comminato ad
agenti e ufficiali coinvolti nell'operazione direi che
confermano la gravità della cosa.

Riguardo al fatto che abbiano sbagliato sia i
manifestanti che la polizia, direi che non è una
equazione corretta. I manifestanti andrebbero almeno
distinti tra chi ha manifestato pacificamente -
all'interno delle regole che le leggi consentono - e chi
invece le ha violate. Per cui già in questo fattore
andrebbero distinte almeno tre diverse posizioni: gli
innocenti e basta (che pure hanno spesso preso
manganellate), i conniventi che coprivano i delinquenti e
i delinquenti veri e propri.

Inoltre, i manifestanti *possono* sbagliare. Vanno
incontro a conseguenze, ma non è il loro mestiere
destreggiarsi in situazioni di guerriglia urbana. La
polizia *non può* sbagliare, perché è il suo lavoro
gestire simili situazioni. I battaglioni destinati all'OP
lo fanno di professione e dovrebbero essere in grado di
operare in modo professionale. In particolare, se qualche
manganellata di troppo o alla persona sbagliata finita in
mezzo è comprensibile nella confusione, atti di tortura o
abusi operati "a freddo" come quelli mostrati nel film
non possono avere alcuna giustificazione.

--

A livello personale mi permetto una riflessione: nella
nostra società in cui l'uso della violenza è moralmente
condannato, il mestiere dei reparti che si occupano di
Ordine Pubblico è molto difficile da svolgere. Da un lato
si viene addestrati e mandati proprio ad usare la
violenza per fermare/limitare la violenza illegittima,
dall'altro lato occorre continuamente dosarla, gestirla,
saper distinguere tra situazione e situazione, e il più
delle volte si deve restare immobili di fronte ad
insulti, provocazioni o aggressioni per ragioni di
opportunità o semplicemente di immagine. Quando si
passano ore ed ore immobili a ricevere sassate, sputi e
insulti guardando impotenti chi brucia vetture e negozi
che in teoria si è pagati per proteggere, il desiderio di
agire in qualche modo diventa esasperante. E purtroppo,
chi lancia le pietre nascosto in una folla è di solito
anche lesto a levarsi di mezzo quando rischia di venir
beccato, per cui finisce che le manganellate se le
prendano gli innocenti al posto suo.

Questo non giustifica azioni di pura e semplice crudeltà
come quelle descritte nel film, ma spiega credo le
motivazioni che le rendono possibili.

Infine, ma direi che chiunque dotato di almeno un'ombra
di materia grigia ci arriva da solo, giudicare migliaia
di appartenenti alle forze dell'ordine per gli eccessi di
alcuni è una scemenza pura e semplice.
Xavier666  26/04/2012 12:39:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo commento è ottimo. Sono interessanti le persone che riescono a ragionare senza farsi un filtro ideologico davanti. Io personalmente non ho ancora visto il film perchè sono diventato troppo delicato per certe scene, ma lo vedrò un giorno. Mi piace quando si giudica in modo lucido, quando ci si eleva da terra e si cerca di osservare e giudicare qualcosa cercando di cogliere ogni sfumatura. Non vedo una giustificazione nel tuo commento, conoscevo ragazzi dei collettivi al liceo che si preparavano per quel G8 con l'intenzione di devastare le macchine e la città intera ripetendo convinti "questa volta sarà un inferno e ci scapperà il morto" conoscevo ragazzi con cui si voleva andare a protestare per cercare di cambiare il mondo. Non mi sono mai paragonato ai primi che ho sempre considerato animali rabbiosi, pronti a prendere come scusa un G8 per sfogare i loro istinti animali. Sempre al liceo avevo compagni di destra, molti che si autodefinivano fascisti che poi sono entrati in polizia per pestare a sangue le disprezzate "zecche" come loro stessi dicevano, orgogliosi. Così come negli anni a venire ho conosciuto ragazzi di 30 anni carabinieri che a malappena prendono 700 al mese e che non farebbero del male ad una mosca. E' tutto così fottut.amente sbagliato, giudicare facendosi un filtro ideologico. Quelle bestie alla Diaz devono pagare e hanno pagato, almeno credo, per l'assurda brutalità delle loro azioni. E questo è un dato di fatto. Ciao!
Noodles_  26/04/2012 13:02:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti. Il problema è che purtroppo in Italia TUTTO passa attraverso un filtro ideologico. E mi unisco ai complimeni per il commento.
Crimson  27/04/2012 16:25:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento lucido e costruttivo. Bravo