Skorpio 6½ / 10 26/04/2012 11:22:05 » Rispondi Anzitutto, mi è sembrato lodevole che si mostrino anche le premesse, anche se non hanno molto spazio, che possono spiegare - non giustificare ma spiegare - l'accanimento che le forze di polizia mostrano verso gli occupanti della Diaz. Dopo diversi giorni di guerriglia urbana durante i quali sono stati bersagliati di continuo e hanno assistito impotenti alle devastazioni della città, è palese che gli animi fossero esasperati.
Ciò premesso, mi pare evidente che gli atti mostrati nel film siano totalmente aldilà dei margini di violenza legittimi e accettabili durante una operazione di polizia. E le condanne che il processo ha comminato ad agenti e ufficiali coinvolti nell'operazione direi che confermano la gravità della cosa.
Riguardo al fatto che abbiano sbagliato sia i manifestanti che la polizia, direi che non è una equazione corretta. I manifestanti andrebbero almeno distinti tra chi ha manifestato pacificamente - all'interno delle regole che le leggi consentono - e chi invece le ha violate. Per cui già in questo fattore andrebbero distinte almeno tre diverse posizioni: gli innocenti e basta (che pure hanno spesso preso manganellate), i conniventi che coprivano i delinquenti e i delinquenti veri e propri.
Inoltre, i manifestanti *possono* sbagliare. Vanno incontro a conseguenze, ma non è il loro mestiere destreggiarsi in situazioni di guerriglia urbana. La polizia *non può* sbagliare, perché è il suo lavoro gestire simili situazioni. I battaglioni destinati all'OP lo fanno di professione e dovrebbero essere in grado di operare in modo professionale. In particolare, se qualche manganellata di troppo o alla persona sbagliata finita in mezzo è comprensibile nella confusione, atti di tortura o abusi operati "a freddo" come quelli mostrati nel film non possono avere alcuna giustificazione.
--
A livello personale mi permetto una riflessione: nella nostra società in cui l'uso della violenza è moralmente condannato, il mestiere dei reparti che si occupano di Ordine Pubblico è molto difficile da svolgere. Da un lato si viene addestrati e mandati proprio ad usare la violenza per fermare/limitare la violenza illegittima, dall'altro lato occorre continuamente dosarla, gestirla, saper distinguere tra situazione e situazione, e il più delle volte si deve restare immobili di fronte ad insulti, provocazioni o aggressioni per ragioni di opportunità o semplicemente di immagine. Quando si passano ore ed ore immobili a ricevere sassate, sputi e insulti guardando impotenti chi brucia vetture e negozi che in teoria si è pagati per proteggere, il desiderio di agire in qualche modo diventa esasperante. E purtroppo, chi lancia le pietre nascosto in una folla è di solito anche lesto a levarsi di mezzo quando rischia di venir beccato, per cui finisce che le manganellate se le prendano gli innocenti al posto suo.
Questo non giustifica azioni di pura e semplice crudeltà come quelle descritte nel film, ma spiega credo le motivazioni che le rendono possibili.
Infine, ma direi che chiunque dotato di almeno un'ombra di materia grigia ci arriva da solo, giudicare migliaia di appartenenti alle forze dell'ordine per gli eccessi di alcuni è una scemenza pura e semplice.
Xavier666 26/04/2012 12:39:21 » Rispondi Il tuo commento è ottimo. Sono interessanti le persone che riescono a ragionare senza farsi un filtro ideologico davanti. Io personalmente non ho ancora visto il film perchè sono diventato troppo delicato per certe scene, ma lo vedrò un giorno. Mi piace quando si giudica in modo lucido, quando ci si eleva da terra e si cerca di osservare e giudicare qualcosa cercando di cogliere ogni sfumatura. Non vedo una giustificazione nel tuo commento, conoscevo ragazzi dei collettivi al liceo che si preparavano per quel G8 con l'intenzione di devastare le macchine e la città intera ripetendo convinti "questa volta sarà un inferno e ci scapperà il morto" conoscevo ragazzi con cui si voleva andare a protestare per cercare di cambiare il mondo. Non mi sono mai paragonato ai primi che ho sempre considerato animali rabbiosi, pronti a prendere come scusa un G8 per sfogare i loro istinti animali. Sempre al liceo avevo compagni di destra, molti che si autodefinivano fascisti che poi sono entrati in polizia per pestare a sangue le disprezzate "zecche" come loro stessi dicevano, orgogliosi. Così come negli anni a venire ho conosciuto ragazzi di 30 anni carabinieri che a malappena prendono 700 al mese e che non farebbero del male ad una mosca. E' tutto così fottut.amente sbagliato, giudicare facendosi un filtro ideologico. Quelle bestie alla Diaz devono pagare e hanno pagato, almeno credo, per l'assurda brutalità delle loro azioni. E questo è un dato di fatto. Ciao!
Noodles_ 26/04/2012 13:02:56 » Rispondi Infatti. Il problema è che purtroppo in Italia TUTTO passa attraverso un filtro ideologico. E mi unisco ai complimeni per il commento.
Crimson 27/04/2012 16:25:55 » Rispondi Commento lucido e costruttivo. Bravo