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DIAZ regia di Daniele Vicari

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outsider     9 / 10  23/09/2012 09:48:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
premetto che conosco Genova, la citta', personalmente. Questo gia' di per se, se non ci fosse stato alcun disordine, chiarirebbe ai piu' di come sia achifoso il nostro paese a livello governativo. Una citta' che avva bisogno di tanto, per non parlare delle dinamiche legate al porto, che poi e' stata rimessa a nuovo per questo evento, per la glorificazione della globalizzazione e del termìne esterofilo coniato da qualche anno "gloCale", che soffoca l'economia locale e distrugge l'identita' dei luoghi.
a farne le spese piu' alcune nazioni che altre, infatti la Germania, locomotiva d'Europa e nazione di "esportazione" e' quella che soffre di meno e riesce a cavalcare la crisi. Ma ai governanti poco importa di questo e poco importava al nanerottolo stra potente di turno anche nel 2001. Immaginate cosa han pensato di noi all'estero, magari proprio i tedeschi nel vedere i propri connazionali, a prescindere dalla condivisione di chi dovesse guardare il film, rispetto all'idea politica del no global contestatore, ma pensate all'impressione nnefanda che abbiamo dato. Come italiani abbiamo il dovere di toglierci il cappello davanti al regista che ha voluto girare questo corretto reporting, anche riduttivo, a dire il vero, perche' di schifezze ce n'erano ancora da raccontare. La polizia italiana composta da bestie frustrate. Un tempo nell'esercito si parlava di ideali, di amor di patria. Questi la patria la distruggono, la offendono, vilipendono l'ordinecostitutivo della repubblica in quanto il loro ideale e' la violenza del picchiatore che si sfoga contro l'inerme. E non si parla di fascismo e/o comunismo, questi sono concètti superati che nulla c'entrano con la bestialita' umana. Certo, nelle dittature comuniste, come nella nostra fascista di un tempo come in germania vi erano le nefandezze della degradazione della violenza, attuate da chi, in una situazione di piccolo potere, circostanziava la bassezza umana nell'affronto al prossimo. Ma l'idea con questo non c'entra. Questo era odio, impreparazione all'ordine pubblico, balordaggine ai vertici, bestialita' fra gli operatori e a tutti i livelli operativi. Quello che e' accaduto a Genova nel 2001 e' una vergogna italiana e, purtroppo, non tutti hanno pagato, la maggior parte dei diretti colpevoli, a parte i cPri espiatori, l'hanno fatta franca e, anche chi ha pagato, ha goduto della prescrizione proprio per quel reato di calunnia per cui doveva essere perseguito. Il resto delle condanne ha toccato alcuni, magari meno colpevoli di altri che si sono ben defilati e addirittura, come qualcuno a La7 ha evidenziato, sono stati promossi. Che schifo. E chi ha messo a ferro e fuoco la citta', i v eriblack block, non sono stati mai identificati. E la gente ignorante ancora a sparare ca ga te qualunquiste contro i manifestanti. Vergogna!