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PRIVATE regia di Saverio Costanzo

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Invia una mail all'autore del commento GattoMatto     4 / 10  07/03/2005 11:09:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, non sono esperto di cinematografia riguardante il conflitto tra palestinesi e arabi ma questo film ha il sapore del falso o del falsificato, le reazioni dei personaggi sono ridicole.
Incollo la critica di Mariarosa Mancuso che mi trova sulla medesima frequenza:
“Private” ha problemi di struttura e credibilità. Per segnalarli bisogna svelare l’esile trama. Prima scena: facciamo conoscenza con la versione palestinese delle famiglie che estono soltanto nei film di Nanni Moretti. A Roma sono intorno a un tavolo, chini nella traduzione dal greco. Qui il padre insegna inglese, e appena gli israeliani arrivano per requisire la casa declama “essere o non essere, questo è il problema” (poi ci si chiede perché gli intellettuali siano considerati gente svitata). La madre casalinga bada a cinque figli. Il professore non vuole lasciare la casa: quindi di notte la famiglia viene chiusa in una stanza, e il bagno sta fuori. Seconda scena: la figlia velata sente un flauto che suona, pensa “ma allora sono umani, soffrono e gioiscono come noi”, sale al proibitissimo piano di sopra e si nasconde nell’armadio. Da lì osserva i soldati. All’assurdità fisica (sono militari in una zona di terroristi, dovrebbero stare sul chi vive, ma l’anta che si muove proprio non la vedono) segue l’assurdità linguistica. Nella versione originale del film i soldati parlavano ebraico, quindi la ragazza non capiva una parola. Nella versione italiana i soldati hanno i sottotitoli, addio incomunicabilità. Per amor di messaggio, i musulmani parlano sempre di Dio e mai di Allah. E siamo sicuri di aver sentito un “amen”.
andreapau  07/03/2005 12:26:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non sono sicuro che addirittura esista una cinematografia riguardante il conflitto.ma non credo che nemmeno la realtà dei telegiornali risponda alla verità.tu sei sicuramente di destra,ma io non sono di sinistra.detto questo,non vedo perchè una famiglia palestinese debba essere composta da kamikaze e non da un padre insegnante e da una moglie casalinga.che problemi hai con gli intellettuali?hai appena detto che è inverosimile un palestinese così,pero' ti appigli alla sua bizzarria per fare di tutta l'erba un fascio.sei sicuro che lei salga al piano di sopra per il suono del flauto?e perchè non potrebbe capire l'ebraico?e non trovi che anche senza sottotitoli sia comprensibilissima la dinamica delle relazioni?.secondo me facevi meglio a dire che ti ha fatto schifo,senza troppe parole..le motivazioni che adduci,sono decisamente poco plausibili
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  29/07/2005 19:55:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non perchè scrive sul "foglio" (cerco invano di non avere pregiudizi) ma la sig.ra Mancuso è proprio cio' che si dice critica di regime: se vedessi la lista dei film spesso di qualità che stronca per ragioni... ideologiche o personali, beh capiresti. Cmq. è giusto che tu abbia un'opinione tua, anche se dici di essere "nella stessa frequenza"