marie 7 / 10 30/01/2005 13:24:19 » Rispondi Oliver Marchall, ex poliziotto a quanto ho letto, mette in scena un polar duro nel suo realismo amaro, con ambientazioni fosche e dialoghi scarni. Due uomini che hanno troppe cose in comune per non diventare rivali e che si trovano a farsi la guerra coinvolti negli ambienti, quelli della criminalità, privi di qualsiasi regola. Focus principale del film è la vendetta, troverete vendette a profusione, con una buona dose di violenza e azioni di polizia, che il regista sa rendere bene in alcune scene molto esaltanti fatte di sparatorie e incursioni –niente di shockante però-. 36 ha talmente tanti colpi di scena da rendersi molto complicato e a volte si fa fatica a seguirlo, oltre a questo in alcuni punti si ha la fastidiosa sensazione di dejavu che contribuisce a confondere ancora di più lo spettatore [richiede molta attenzione]. Ispirato a un fatto realmente accaduto a un collega del regista, è un film basato essenzialmente sulla descrizione asciutta degli eventi e contiene forse la denuncia di una burocrazia, molto presente in certi ambienti, soffocante quanto inutile.
Personalmente ho apprezzato la forte malinconia che traspare da ogni sguardo, ogni dialogo di Depardieu, il dolore dell’impossibilià di agire in Auteil e quel senso generale quasi di sconfitta a priori, credo sia un film senza vincitori.
“Il tuo lavoro è mettere in galera gli amici?” “Sì se saltano dall’altra parte del fosso”