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RAGAZZE INTERROTTE regia di James Mangold

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stratoZ     6½ / 10  17/07/2023 15:03:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreta trasposizione del diario di Susanna Keysen da parte di Mangold, un film il quale mi ha lasciato soddisfatto su alcuni punti di vista e un po' deluso sotto altri.

Sicuramente non brilla a livello narrativo, l'originalità latita e spesso, anche troppo spesso, si ricade in scene ridondanti e anche troppo banali. Ad esempio, a cosa serve il personaggio di Jared Leto nella trama? Credo a nulla, se non a buttare un po' di critica alla guerra nel calderone, senza approfondire. E aimè devo dire che è un film che va scemando parecchio verso il finale.

Il resto del film è un alternarsi di rapporti altalenanti tra le protagoniste, che passano dall'essere grandi amiche all'urlarsi contro a vicenda. A proposito di questo devo dire che sia la Ryder che la Jolie erano parecchio in parte a fare le matte, compensando le personalità a vicenda, se la Ryder interpreta un personaggio dalla follia chiusa, introversa, un po' nevrotica, sensibile ma con pochi attacchi acuti, la Jolie è un vulcano di pazzia, una rivoluzionaria all'interno del centro di cura, la più estroversa del film, quella incontenibile. E devo dire che ad entrambe riesce abbastanza bene, senza entrare nel merito se l'oscar sia meritato o meno.

Una discreta critica al sistema di cura psichiatrico, anche se l'ho trovata diversa da quella del film di Forman a cui è stata tanto paragonata questa pellicola, se Forman rappresenta un sistema oppressivo, dispotico, coercitivo, con l'infimo e crudele personaggio della Fletcher in prima linea, in questo film Mangold mostra secondo me un sistema inadeguato, disorganizzato e impotente nei confronti dei disturbi delle ragazze. I dottori sono figure di contorno velleitarie, la figura dell'infermiera interpretata dalla Goldberg, quasi materna, è quel personaggio che ha preso consapevolezza dell'impotenza delle loro cure e preferisce coccolare e donare comprensione alle pazienti. Per il resto non mi sembra che nel film l'istituto o la sicurezza riescano ad interferire più di tanto con le scorribande delle protagoniste.

Regia abbastanza anonima, ma devo ammettere che qualche cambio scena estroso mi è piaciuto, ad esempio l'alternanza flashback/presente.

Menzione d'onore per la colonna sonora, piena di grandi classici dei 60's, tra i Them che coverizzano Dylan, i Jefferson Airplane, Aretha Franklin e i The Band

Tutto sommato è un film interessante, non straordinario ma godibile nello stile, nelle interpretazioni e nelle tematiche, penalizzato un po' da qualche scelta sul finale e da una sceneggiatura che vuole rischiare il minimo.