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RAGAZZE INTERROTTE regia di James Mangold

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hghgg     7 / 10  28/01/2015 17:56:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Winona Ryder decide di portare su grande schermo le vicende di tal Susanna Kaysen, anno 1999. Dopo aver collaborato col tizio che aveva acquistato i diritti per la trasposizione delle memorie della Kaysen la Ryder divenne produttrice esecutiva del film (in realtà era il suo manager il produttore esecutivo, ma vabè, fa quasi da prestanome) con i pieni poteri sul film. Il risultato è che la Ryder si sceglie il regista (uno senza troppa personalità e purtroppo per il film senza nemmeno troppo talento), si piglia il ruolo principale (eh questo era ovvio) e sceglie personalmente anche la principale co-protagonista, quella Angelina Jolie a cui questo film (e conseguente Oscar di quei Geni dell'Academy) ha lanciato una carriera mediocre ma indubbiamente pluri-milionaria.

Inoltre credo proprio che Uinona si sia scelta pure la colonna sonora. Si perché il film è ambientato alla fine degli anni '60 e la Ryder, che di musica è fine intenditrice, ha anche tutto il suo bel background familiare-culturale uscito fuori (anche) da quegli anni e la scelta dei pezzi è perfetta. In più una chicca "a-temporale" ossia "How to Fight Loneliness" degli Wilco, meravigliosa canzone che fece da singolo di lancio per l'allora nuovo disco della band di Jeff Tweedy quella perla di "Summerteeth" uscito quello stesso anno. Per inciso, gli Wilco (o "i Wilco" fate voi) sono una delle band preferite dalla Ryder e, sempre per inciso, piacciono un bel po' anche a me.

E la scelta di un pezzo simile tanto legato al suo "io" personale è anche un buon esempio per capire cosa è venuto fuori da questo film: un ibrido tra la biografia di Susanna Kaysen e una sorta di specchio o semi-autobiografia che riflette la fragilissima psiche della Ryder nel 1999. Come detto da lei stessa in varie interviste dell'epoca, un film da lei sentitissimo in cui ha riversato molto di se stessa, appunto.

E sull'interpretazione della Ryder non c'è molto da dire, è una buona prova anche se non tra le migliori in assoluto di un'attrice che ha saputo dare molto di più ("L'età dell'innocenza" in un contesto qualitativo d'altronde infinitamente superiore) ma in fondo anche molto meno (tipo "Alien Resurrection").

Come detto a formare la coppia femminile più tossica possibile in quel momento, insieme alla fricchettona-strafattona più simpatica di tutta Hollywood c'è Angelina Jolie, che nel '99 ci dava ancora dentro di brutto (chissà che avranno combinato 'ste due...). Bei tempi quelli, prima che cominciasse a sfornare un esercito di marmocchi con il segreto intento di conquistare il Mondo, nello stile di Prof e Mignolo. L'Angelina Jolie di questo film ci ha dimostrato che chiunque interpreti anche solo discretamente un fuori di testa dentro un manicomio sarà premiato con la "massima onorificenza" ergo l'Oscar, anche se non si chiama Jack Nicholson e recita infinitamente meno bene di Jack Nicholson; in effetti essere un tantino più gnocca di Jack Nicholson avrà aiutato con i vecchi bavosi dell'Academy.

Be comunque la Ryder e la Jojolie sono sempre un gran bel piacere per gli occhi anche se belle sfatte (e fatte) come in codesta pellicola. Inoltre funzionano bene come coppia e sono forti di una buona intesa che ha forse migliorato la percezione delle interpretazioni di entrambe nello spettatore.

Brava anche Brittany Murphy (un'altra che credo ci dasse dentro parecchio in un film più tossico che mai anche se di droga non se ne parla mica) che nulla ha da invidiare alle altre due in quanto a bravura, di sicuro non in questo film.

In generale però tutte le ragazze sono in parte e fanno un buon lavoro. Partecipazione di lusso per Vanessa Redgrave e partecipazione simpatia per Uupi Goldberg mentre Jared Leto già nel '99 era più bravo come attore che come musicista e la Ryder, che ripeto è fine intenditrice, giustamente gli spacca la chitarra e lo mette davanti alla macchina da presa.

In tutto questo non ho capito bene cosa facesse in realtà Mangold, tranne che dirigere il tutto senza un minimo guizzo o un po' di personalità, escluse due o tre scene molto riuscite anche se almeno una di queste mi sa di improvvisazione càzzona delle due fattoidi protagoniste.

Il problema grosso del film invece sta nella sceneggiatura che più va avanti e più scivola nello scontato, nel retorico, nella ricerca della facile commozione, nelle frasette del càzzo e nel buonismo, con alcune scene davvero troppo sdolcinate e un finale molto deludente a discapito di una prima parte perlomeno molto gradevole. La scrittura del film e lo sviluppo narrativo rimangono a mio avviso mediocri e sono la cosa peggiore di questo lavoro tanto quanto la soundtrack è la cosa migliore.

Scena STRA-CULT a cui ho anche accennato poco più su: Winona & Angelina che DEVASTANO "Downton" il famoso pezzo interpretato nel 1964 da Petula Clark. Davvero, lo devastano, due campanacci mostruosi, Winona (che fa la voce solista) sembra un mix tra Topolino e le stonature del Captain Beefheart più ubriaco ma quando entra Angelina con i controcanti t'arriva dritto come un treno l'effetto "gesso che stride su una lavagna" creando un indimenticabile impasto vocale degno dei Byrds o dei Beach Boys (appena alzati la mattina dopo una notte di bisboccia selvaggia però) e lasciandoci il ricordo di un duetto mitico che vi farà sembrare il timbro del Totem musicale mio e di Winona (il Maestro Tom Waits) più soave di quello della Callas :D

La scena comunque mi piace davvero molto perché in un film che vira forzatamente sul buonismo e la melassa è forse la sequenza più spontanea, vera e genuina di tutto il film e si vede proprio che la Ryder e la Jolie càzzeggiano come non mai, e due risate qui me le sono proprio fatte.

Film comunque promosso ben oltre la sufficienza per i seguenti motivi: buone interpretazioni delle attrici, grande colonna sonora, naturale simpatia per Winona Ryder (anche in virtù dei gusti musicali sopraffini della signora in questione) e una regia si impersonale ma in fondo non mediocre, peccato solo per un ritmo non perfetto e una sceneggiatura quella si mediocre.

Buon film in ogni caso, una volta lo si può vedere con piacere.
_Hollow_  20/03/2018 03:23:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao compare.
Io ormai è da un bel po' che di commentare non ho voglia, ma uso il sito per cercare roba. Per questo forse qualche riga ce l'avrei spesa, se non avessi visto il tuo commento. Come al solito son d'accordo in generale, ma io avrei dato un voto più alto. Forse dovrei rivedere il film di Forman, ma ho il sospetto che per come è affrontata la tematica forse preferirei questo. È più banale per molti versi, come hai fatto notare, ma molto più profondo e introspettivo per altri. "How To Fight Loneliness" poi è veramente spettacolare, anche sulla musica si va d'accordo. Peccato per gli ultimissimi secondi di film, che trovo terribili, facendo sentire così tutta la differenza con "One flew ...", che non ha mai un calo e termina alla grande.