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STARSHIP TROOPERS - FANTERIA DELLO SPAZIO regia di Paul Verhoeven

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Spotify     7 / 10  17/12/2018 04:14:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Singolare film di fantascienza del grande Paul Verhoeven, uno dei registi migliori di questo genere.
Si tratta di una pellicola che si rifà un po' a Full Metal Jacket, soprattutto riguardo la sceneggiatura ma anche per il messaggio che contiene.
La trama si svolge nel 23°secolo e vede il mondo governato da un regime di stampo fascista. Per poter diventare un cittadino e quindi esercitare il proprio credo politico, chiunque deve svolgere, per un periodo di tempo, attività come prestare servizio nelle forze armate planetarie. Il protagonista della vicenda è Johnny Rico, un giovane che dopo aver terminato la scuola decide di arruolarsi nella fanteria. Rico, ha anche una ragazza, Carmen. Anche lei vuole arruolarsi, come pilota di astronavi. Quindi, visti gli obiettivi diversi, i due ragazzi preferiscono dirsi addio, in quanto è possibile che non si rivedano mai più. Rico svolge prima il durissimo corso di addestramento e poi, parte con la sua squadra verso Klendathu, il pianeta dove vivono i cosiddetti "Aracnidi", dei mostruosi insetti di enormi proporzioni, che in precedenza, hanno sferrato un letale attacco alla terra. Sarà una battaglia all'ultimo sangue.
Se all'apparenza può sembrare una classica americanata caciarona, "Starship Troopers" in realtà contiene un forte messaggio sia antimilitarista che antitotalitarista. Viene fortemente criticato qualsiasi sistema dittatoriale. La società è descritta come violenta, razzista e discriminatoria.
Nella pellicola, le categorie di persone sono divise in due classi: civili e cittadini. Per esercitare il diritto di voto e diventare, così, un cittadino, si deve fare per forza, un'attività pericolosa, come il servizio per le forze armate planetarie. E qui abbiamo un'altra feroce critica del regista: l'America è guidata da menti guerrafondaie, le quali pretendono che le persone, prima di svolgere una qualsiasi professione e far valere il loro giudizio politico, devono adoperarsi per combattere l'ipotetico nemico.
La caratterizzazione dei personaggi è buona: molti dei soggetti sono simpatici. Rico è senza dubbio la figura centrale del film. Si tratta di un personaggio simpatico, ben concepito da Verhoeven. Nulla di originale, ma ci sta. Forte anche il professor Rasczac, interpretato dal grande Michael Ironside.
Il ritmo scorre bene. Il film dura due ore ed è suddiviso in due fasi: la prima di addestramento delle reclute, la seconda vede la battaglia tra soldati e insetti. Sicuramente la seconda parte è più dinamica della prima, ma in generale, sono due ore piacevolissime. Oltretutto, la prima parte, malgrado sia un po' più lenta, prepara in maniera impeccabile tutto il caos che accade nella seconda.
La trovata geniale, sta, secondo me, proprio nella modalità attraverso la quale è girato il film, ovvero che il director dirige la pellicola come se fosse un film di guerra. E la cosa si rivela assolutamente credibile! I comportamenti dei personaggi, le inquadrature, i dialoghi, sono tutti elementi che Verhoeven prende dal cinema bellico e li colloca perfettamente in un prodotto sci-fi.
Le scene delle battaglie tra truppe e insetti sono fantastiche: girate in maniera ineccepibile, con una pulizia tecnica invidiabile. Non manca il gore, il quale è sempre stato caro al regista. Non a caso, la pellicola ha qualche momento prettamente horror.
Effetti speciali strepitosi: gli insetti sono realizzati divinamente, e ricordiamo che l'anno era il 1997. Davvero ben fatti. Poi le esplosioni, le sparatorie, lo spazio, le astronavi, tutto funziona come deve.
Il finale è soddisfacente.
Splendida la scenografia, valorizzata in modo sublime dal director. Si ha davvero l'idea che tutto ciò che vediamo nel film avvenga su un altro pianeta. Si respira un'atmosfera arida, direi quasi primitiva.
La fotografia non è eccezionale, però evidenzia molto questo clima secco attraverso dei colori molto spenti. Penso sia una scelta voluta.
Bella la colonna sonora, quasi epica a tratti. Enfatizza tante scene.
Il cast è buono. Troviamo, tra gli altri, Michael Ironside e Clancy Brown, reduce da "Le Ali della Libertà". Casper Van Dien è autore di una prova discreta. Dimostra di impegnarsi.
La sceneggiatura ha un'idea di base assolutamente geniale. E' ben strutturata sia nella prima che nella seconda parte, non tralasciando quasi nulla. Buonissima anche l'idea dell'insetto intelligente. Dialoghi sempre sul pezzo.


Conclusione: film che meritatamente si è guadagnato una posizione di rispetto negli sci-fi degli ultimi 20 anni. E' una pellicola che va capita, anche perché le critiche sono abbastanza velate, ma ci sono eccome. Da vedere almeno una volta.

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