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LA SORGENTE DELL'AMORE regia di Radu Mihaileanu

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     6 / 10  22/03/2012 19:05:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un film memorabile nè sul piano etico nè tantomeno psicologico, anzi M. si conferma uno dei cineasti piu' sopravvalutati e furbetti in circolazione. Certo, non è difficile apprezzare un film così curato dove si cerca (invano?) di recuperare l'Islam aggiornandolo anche a movimenti spirituali non proprio ortodossi (un pò di new age alla ricerca di amore e libertà). Ma il punto di forza del film tardivo di M. non è tanto il femminismo gentile della società rurale magremina, ma la contestualizzazione stilistica degli eventi. Uomini e donne in universi divisi ma sovrapposti che sembrano rimandare ai baccanali ai bagni turchi dei peplum d'annata. O il canto ossessivo, equamente diviso tra quel mondo arabo e il "politichese" del nordafrica, sembra quasi una risposta mediorientale allo slang tipico dell'hip hop dei ghetti americani. Come se dovessimo sapere che una volta la rivoluzione la facevano i Public Enemy, e oggi, forse, i testi e le musiche dei Tinariwen.
Per il resto il film offre un'interpretazione quantomeno superficiale del ruolo femminile nel difficile processo tra modernità e integralismo dell'Islam. Una certa aria "Verghiana" (involontaria) che cita sottomissioni, violenze, tensioni, rivalità e desideri di vendetta, ci spinge a comprendere un cineasta che sa sempre come ammiccare al (suo) grande pubblico, per quanto mistificando la profondità sociale che avrebbe dovuto osare di piu'