Gabriela 10 / 10 02/10/2008 15:38:14 » Rispondi Un racconto crudele carico di terrore, quel terrore che nasce dal diverso; ma nella parata dei mostri il fatto insolito non sono i “freaks” ma la bellezza di Cleopatra ed Ercole. Lacerante storia sull’uomo e sulla specie umana inserita in un impensabile scenario dantesco: la vendetta di un gruppo di sfortunati davanti ad un ignobile tradimento. Tod Browing presenta il mondo deforme di fronte al quale chiudiamo gli occhi e dimostra che la bellezza non deve essere per forza la normalità o un perfetto canone estetico; critiche molto dure e attualissime ai giorni nostri, dove c’è il culto e l’adorazione per il corpo. Lo spettatore è cosciente del proprio rifiuto dinanzi a questi esseri la cui unica colpa è quella di essere brutti, diversi e marginali. Senza sotterfugi il regista esibisce i mostri per non farci cadere in eccessivi sentimentalismi, ce li fa vedere come sono: esseri umani, persone uguali a tutti quelli che li disprezzano. Una delle scene più belle? Ovviamente il banchetto, quando Cleopatra ha il timore e l’indignazione di essere considerata una di loro e come meccanismo di autodifesa fa ricorso alla burla e alla derisione.
Il film sveglia in noi sentimenti contraddittori: preferiamo identificarci con affascinanti spregevoli o con mostri onesti? Sentiamo più avversione per una gobba o per una disonestà? Pensiamoci… ma senza fretta.