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L'ALTRA FACCIA DEL DIAVOLO regia di William Brent Bell

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  30/10/2012 11:12:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesimo horror di matrice diabolica, ennesima (minima) variazione sul tema sottoforma di mockumentary dalla trama piatta e mai in grado di trasmettere tensione o angoscia.
"L'altra faccia del diavolo" vorrebbe ergersi completamente su situazioni viste troppe volte, abusate e razziate in abbondanza da registi e sceneggiatori che da "L'esorcista " in poi hanno tentato di replicare il grande successo ottenuto da Friedkin con la sua straordinaria opera.
Manco a dirlo l'operazione fallisce miseramente, la confezione non dispiace ma la minestra è sempre la stessa, riscaldata e poco saporita.
La discreta introduzione verte su un triplice omicidio perpetrato da una donna poi rinchiusa in un sanatorio mentale a Roma.
La figlia dell'assassina vorrebbe vederci chiaro e dall'America parte alla volta del cupolone di S. Pietro con cameraman al seguito. Ha come scopo quello di comprendere se davvero la madre abbia agito a causa di profondi disagi psichici o sia posseduta da qualche pericoloso demone.
William Brent Bell, già autore del modesto "Stay Alive", ovviamente simpatizza per la versione soprannaturale caldamente sostenuta da due improbabili sacerdoti, i quali eroici si battono contro il male nonostante i veti della chiesa.
Sprecato l'unico spunto interessante lasciato subito cadere, con un Vaticano accusato di inefficienza e menefreghismo nei confronti del proprio gregge. La sceneggiatura preferisce insistere su possessioni e momenti che dovrebbero far rizzare il pelo, in realtà anche le scene più "forti" lasciano tiepidi.
Voragini nella sceneggiatura e situazioni assurde che si ammassano (impensabile vedere tornare a casa come nulla fosse il colpevole di un tentato infanticidio) non aiutano denotando, se mai ce ne fosse bisogno, una malvagia elaborazione delle già esigue idee. La clamorosa penuria è resa ancor più manifesta nel ridicolo finale, risolutivo in modo detestabile.