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17 RAGAZZE regia di Muriel Coulin, Delphine Coulin

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     8 / 10  06/04/2012 23:30:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io vorrei tanto vedere la faccia di Moccia quando ha preso visione di questo film (se mai l'avesse fatto). Lo giuro, non so cosa darei per vederlo lì con quella faccia di ***** e dirgli "Hey, testa di *****, lo vedi cosa vuol dire girare un film adolescenziale??"

Tolta questa soddisfazione passiamo a quella successiva. Il film appartiene al cinema indipendente francese. Con questa frase ho detto tutto e niente. Per chi non ha capito per me è una grandissima soddisfazione vedere come in Francia sui mega schermi si possano vedere film indipendenti, cosa che qua in Italia ahahahaha..

Ora, parliamo seriamente del film. 17 RAGAZZE è un film che a qualcuno può ricordare film come JUNO ma sinceramente l'ho trovato superiore su certi aspetti. Il film non tratta solo una situazione "nera" della nostra società ma riesce a non cadere nel banale o nel drammatico forzato o nel moralismo popolare, raccontando una gioventù contemporanea in modo veritiero e realistico. Vorrei saltare la parte tecnico artistica che è sicuramente fatta bene (quanto mi sono piaciute le inquadrature fisse sulle ragazze in silenzio dentro le loro camere, dentro al loro mondo, quelle camere che rappresentano tutta la loro vita, tra ricordi di infanzia, pupazzi, pianti, giochi,..) e analizzare invece la parte per cui questo film vale veramente la pena di vedere almeno una volta, non importa dove, non importa quando, ma bisogna vederlo, per il semplice motivo che era da tempo che un film sull'adolescenza non veniva fatto così bene. Quante volte non si è scappati perché non si voleva fare educazione fisica, quante volte chi per puro divertimento, chi per sentirsi grande, chi per essere del gruppo non s'è fumato uno spinello o una sigaretta o ha avuto rapporti sessuali, chi non si è sentito ribelle alle regole a questa età, l'essere trasgressivo, poter dire in faccia agli adulti "faccio quello che voglio!",: eravamo giovani, rompevamo e sbagliavamo, ma avevamo ragione!

Come già detto nel forum non mi trovo d'accordo su alcuni punti sollevati nella recensione, da parte mia credo che:
- Quando il prof di educazione fisica ha chiesto se doveva continuare con il salto in alto, la battuta non derivi da un trattamento superficiale del parte degli sceneggiatori ma bensì il loro era puro sarcasmo, in quanto di prof che dicono frasi simili ne esistono e posso testimoniare che nè esistono anche di peggio!
- Gli anni '80 sono come gli anni '10 di questo secolo. E' vero, società e soprattutto tv hanno emancipato determinate questioni che fino a pochi anni fa rimanevano tabù o meglio rimanevano tabù fino all'età giusta o finchè la più "grande" del gruppo non le svelava. Oggi per quanto le ragazzine si credano prime donne e pensino di saper tutto in realtà sanno poco e niente, anche perché molte di loro sono delle oche da prima pagina..

In una società occidentale aperta al cambiamento e allo sviluppo i valori assoluti sembrano essere caduti, la gioventù d'oggi è lasciata allo sbaraglio da genitori di manica larga che invece di insegnare ai propri figli la responsabilità li abbandona all'incoscienza adolescenziale e quello che più aggrava la situazione non è solo l'istituzione scolastica che ha fatto della scuola un luogo di marciume dove sopravvivono voti, interrogazioni, formalità al posto della cultura, dello scambio di idee, del formarsi di una creatura che diventerà adulta e farà parte di una società, ma soprattutto i media che con il loro potere hanno soffocato ogni spiraglio di luce, trasformando bambini innocenti in creature stupide, barche in mezzo al mare durante una tempesta..
Il film non tratta ciò ma già lo impone come fondale su cui lavorarci sopra la storia di 17 RAGAZZE. I genitori e la scuola non le capiscono e non cercano neppure di capirle, il tutto scorre come se fosse normalità e se si è deciso di fare qualcosa di certo quel qualcosa va in una direzione sbagliata. Hanno 17 anni, sono giovani e non sanno cosa voglia essere la vita al di fuori delle mura di casa, figuriamoci crescere un figlio. Ma sono testarde e compiono la "*******ta". Una "*******ta" che costerà cara a tutte in un finale che ti lascia spiazzato, soprattutto con un amaro in bocca:

A 17 ANNI SI SOGNA, NON SI PUO' ESSERE SERI e quanto hanno ragione..