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IL CAVALLO DI TORINO regia di Bela Tarr, Ágnes Hranitzky

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Invia una mail all'autore del commento Suskis     8 / 10  03/08/2020 22:48:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il pessimismo cosmico, in un film faticoso anche da vedere, dove se la vita ha un senso, pian piano lo perde, schiacciato dal ripetersi di gesti sempre uguali, senza possibilità di salvezza, cambiamento o speranza. Lunghissimi piani sequenza costringono a rivivere coi protagonisti i gesti vuoti dei loro giorni, con minimi cambiamenti (una visita, un gruppo di zingari, una lettura) che non portano a nulla. Intanto il mondo, sferzato da un vento perenne, un po'alla volta svanisce, portando verso la fine. Fotografia splendida, ma duro da digerire.