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IL CAVALLO DI TORINO regia di Bela Tarr, Ágnes Hranitzky

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Filman     9 / 10  04/06/2023 10:58:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'obbiettivo, sadicamente oggettivo, era quello di ricreare l'immagine, forse inconscia e proiettata all'esterno, di un'esistenza miserabile e senza speranza, unica realtà che potesse spingere l'uomo all'abbandono di ogni bontà, di ogni etica e di ogni morale. TORINOI LO' è un capolavoro minimalista, tale che una patata bollita e spellata o una tormenta ventosa possano diventare elementi della storia dell'arte. Le lunghe inquadrature schiacciano e il motivo musicale accoltella, ma in generale ci troviamo di fronte ad un film che affligge, turba e fa impazzire lo spettatore nella maniera più ineluttabile con una quantità scarsissima di ingredienti: la semplicità di questa opera è inversamente proporzionale alla sua potenza, per quanto questo sia anti-deduttivo. E' la più grande fatica di Bela Tarr.