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TO ROME WITH LOVE regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     3 / 10  30/04/2012 18:50:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il termine "brioso" definisce ormai senza decenza l'approccio "naturale" al piacere visivo e musicale fine a se stesso. E' quel tipo di godimento effimero e irritante che si prova davanti a uno sterile musicante da bar, che suona malissimo la solìta brutta canzone popolare, in una giornata preestiva. "To rome with love" appartiene di fatto a questa categoria. E' un'orrore di film, sorta di matrimonio impossibile (ma a quanto pare si può fare...) tra i Vanzina i Parenti e il marketing dell'industria cinematografica americana. Ogni tanto Allen si ricorda di essere un regista, e lo resta nell'episodio di Benigni dove (si) racconta l'Italiano medio con una vena ironico-amara degna delle pagine di Alberto Moravia. Bastasse Benigni a salvare un film al cui confronto il vecchio Tre soldi nella fontana sembra un raro capolavoro artistico!
A parte il trionfo dei luoghi comuni con una Roma spersonalizzata nel suo clichè turistico (e la battuta di Baldwin sulle tristezza delle "rovine" la dice lunga sull'impatto scellerato degli americani sull'antica europa: ma che ci vengono a fare?) il film è un'accozzaglia di sketches molto deboli sul piano narrativo, di dialoghi spenti e di una sceneggiatura frettolosa dove lo "zio" d'America si diverte oh lui sì a raccontare quest'Italietta da fiction, tutta disincanto e solarità (di questi tempi poi è davvero il colmo).
Ok c'è la solìta penosa comparsata di attori italiani più o meno celebri (con il punto più basso raggiunto da Scamarcio. imbarazzante!!!), improbabile almeno quanto Albanese che fa il divo sciupafemmine (perchè non invertono almeno i ruoli?). Nell'episodio Felliniano della sposina, che è di fatto un remake de "Lo sceicco bianco" solo che sembra diretto da un certo Giovanni Veronesi che magari ha messo qualcosa nel bicchiere di Woody Allen...E se fosse tutto tremendamente vero? Se tra un Modugno e un Pippo Barzizza fosse proprio Allen - dopo il deliziosissimo April in Paris - l'artetifice di tanta m.e.r.d.a fumante? Beh salverei cmq. il Benigni Uomo qualunque che almeno non mi fa scendere a una valutazione ancora più bassa. Sempre meglio di Baldwin "angelo custode" (non si può vedere), una Ricci che mima Diane Keaton con la gamba sinistra (non si può sentire) un'Albanese latin lover con la stazza di un maiale cocainomane (non si può vedere nè sentire), una Penelope Cruz che farebbe faville a Villa Certosa e sicuramente verrebbe pagata bene per altre virtù (si fa vedere si fa vedere). Abbiamo già Monti, la Fornero, la riforma delle pensioni, Imu e irpef, cosa abbiamo fatto di male per meritarci Woody Allen?
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  30/04/2012 18:53:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Midnight in Paris, ho sbagliato Colpa di Django
strange_river  30/04/2012 19:01:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Incàzzati Luca, incàzzati!
atticus  30/04/2012 19:36:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Standing ovation!!!!! Vai così, impagabile!!!! ;)
ps: la Ricci? la Page ;)
Invia una mail all'autore del commento Totius  08/08/2012 01:24:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Illuminante. Come sempre. Ho appena commentato!!
Terry Malloy  30/04/2012 19:57:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Abbiamo già Monti, la Fornero, la riforma delle pensioni, Imu e irpef, cosa abbiamo fatto di male per meritarci Woody Allen?"

Una delle frasi più belle della storia di Fs. Io Woody a sto giro me lo salto, meglio dare i soldi a chi se lo merita.

;)
afarnedi  02/05/2012 20:56:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kowa, il tuo commento è per me una garanzia...quindi nisba...a me benigni non mi piace più...ecco...e tu me ne dai una conferma. e questo è quanto!
suzuki71  03/05/2012 17:53:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Abbiamo già Monti, la Fornero, la riforma delle pensioni, Imu e Irpef, cosa abbiamo fatto di male per meritarci Woody Allen?

Appunto!!!!

Forse dimentichiamo, o non vogliamo vedere, o non vogliamo accettare, il demerito di alcuni aspetti della nostra italianità presente o appena passata, e ci sentiamo oltraggiati quando qualcuno ci ricorda che siamo (anche!) il paese delle escort di stato (!!!) o del qualunquismo del giornalismo televisivo (fare esempi è fin troppo banale). Desumo che quando Allen ironizza sulle maniacali deficienze americane va bene, quando satireggia alcuni aspetti tricolori non va bene e ci sentiamo offesi, quando è invece la realtà e farlo, piuttosto che la sua trasfigurazione satirica... Questo film, che voleva essere un riuscito piccolo moderno omaggio all'antico decamerone, mi fa pensare che la leggerezza può essere volgare, stupida ed effimera (cinepanettone qualunque), o un valore aggiunto, un faticoso punto di arrivo e di riappacificazione.

Infine: giudicare addirittura deliziosissimo il volatile e futilissimo "M.in Paris" e ********** fumante questo film ..... !!!!!
Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  01/05/2012 03:10:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'episodio di Benigni è il peggiore dell'intera pellicola( non certo la più memorabile di Allen) riuscendo a rendere ancora più 'grottesco' il già 'grottesco' e veritiero mondo dei famosi per caso vigente nel bel paese. E' un irritante forzatura alla "qualunquemente" dove si prende il peggio e si rende ancora più sgradevole della fonte da cui proviene. Il filo conduttore della pellicola è il successo tipico del credersi famosi, o sentirsi importanti anche solo per la vicinanza di uno di questi, rapportato alla frivolezza dell'amore, sentimento che pare defunto persino nella città che della parola eterno si fa madrina nel mondo. Scamarcio a definirlo attore ci vuole parecchio coraggio, considerando che è quasi riuscito a far danni in un film come Romanzo Criminale, impresa neanche semplice tra le altre cose. E Baldwin? Io direi che non è proprio il canonico angelo custode, ma piuttosto la voce delle nostre coscienze, razionali nell'interiorità del nostro essere quando si tratta di dover prendere delle decisioni, irrazionali ed incapaci quando si tratta di metterle in pratica nella vita reale. Condivido le tue ultime riflessioni ,anche se purtroppo devo ricordarti che tutti questi personaggi, con tanto di accompagnatrici al seguito, sono la triste realtà di un paese malato....di loro si che dobbiamo chiederci cosa abbiamo fatto di male per meritarceli....!!!